Giovanfrancesco

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Privato Cittadino
E' chiaro che se ha preso questa decisione, lo ha fatto per dissidi con l'altra figlia. Ma non e' questo il punto. Non potra' certo dire al giudice che voleva favorire il figlio "devoto".

"Quando si cede un immobile in cambio di assistenza (morale e materiale) è necessario che tra le due prestazioni vi sia una proporzione, ovvero le due prestazioni (cessione e assistenza) devono avere un valore economico simile, altrimenti la cessione dell’immobile deve essere considerata una donazione, con tutto ciò che comporta a livello successorio.

Donazione in cambio di assistenza | studiosammarchi

Non credo che telefonare alla mamma o invitarla a cena possa essere considerato come pagamento di un appartamento.
 
P

PROGETTO_CASA

Ospite
E' chiaro che se ha preso questa decisione, lo ha fatto per dissidi con l'altra figlia. Ma non e' questo il punto. Non potra' certo dire al giudice che voleva favorire il figlio "devoto".

"Quando si cede un immobile in cambio di assistenza (morale e materiale) è necessario che tra le due prestazioni vi sia una proporzione, ovvero le due prestazioni (cessione e assistenza) devono avere un valore economico simile, altrimenti la cessione dell’immobile deve essere considerata una donazione, con tutto ciò che comporta a livello successorio.

Donazione in cambio di assistenza | studiosammarchi

Quello che scrivi è sbagliato (leggi bene) proprio perché è un contratto aleatorio quindi in base a quanto vivrà la madre (non credo 85 enne) come fai ad impugnarlo oggi ? Poi non hai mezionato cifre ed età quindi non ho la piena visione.
 

Giovanfrancesco

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Privato Cittadino
Non e' aleatorio, non e' soggetto ad alcuna casualita'. E' un impegno vero e' proprio. La madre e' 80enne ed e' sproporzionato il valore dell'immobile con quello che si va ad offrire.
Una donazione e' sempre rischiosa nei confronti dei legittimi eredi e sarebbe troppo facile cedere un immobile a titolo oneroso dove l'onere e' la normale assistenza che un figlio dedica al genitore.
 
P

PROGETTO_CASA

Ospite
Non e' aleatorio, non e' soggetto ad alcuna casualita'. E' un impegno vero e' proprio. La madre e' 80enne ed e' sproporzionato il valore dell'immobile con quello che si va ad offrire.
Una donazione e' sempre rischiosa nei confronti dei legittimi eredi e sarebbe troppo facile cedere un immobile a titolo oneroso dove l'onere e' la normale assistenza che un figlio dedica al genitore.

Con questo ultimo tuo passaggio ho compreso, meglio cerchi un consulto da un avvocato a pagamento in modo da sapere come agire.
 
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P

PROGETTO_CASA

Ospite
Ma poi se uno volesse impugnare la vendita, se fosse furbo, lo farebbe alla morte della suocera perché oggi testimonierebbe a favore dell'acquirente/parente.
 

Giovanfrancesco

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Privato Cittadino
Ma poi se uno volesse impugnare la vendita, se fosse furbo, lo farebbe alla morte della suocera perché oggi testimonierebbe a favore dell'acquirente/parente.

...lo sai che non ci avevo pensato?
Alla morte della signora (il piu tardi possibile s'intende) sara' facile dimostrare, senza contraddittorio, documenti alla mano, che non e' stato adempiuto a quanto indicato come corrispettivo per la cessione dell'immobile, ovvero assistenza morale, fisica vitto ed alloggio.;)
 

Giovanfrancesco

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Privato Cittadino
Tra l'altro, nell'atto di divisione degli immobili alla morte di mio suocero, ovvero, un appartamento a mia moglie, uno al fratello ed uno alla suocera, e' indicato che la suocera, in caso di alienazione del suo appartamento, concedeva diritto di prelazione ai due figli disgiuntamente.
Mi chiedo come il notaio abbia potuto stipulare, l'ultimo rogito di cui stiamo parlando, senza tener conto di questa clausola, senza cio' aver preteso la rinuncia di mia moglie.
 

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