Mi pare che si stia girando troppo intorno al problema, prendendo in esame donazioni, patti successori, ripensamenti dei genitori...
Ci sono tre fratelli e tre appartamenti (e meno male che partiamo bene se no sai quante discussioni in più).
I genitori vogliono fare una donazione a ciascun fratello, ma:
- uno non è in grado di tenersi l'appartamento
- un altro non lo vuole e appena donato lo venderà.
Sappiamo anche che una donazione rende più difficile la vendita futura perché le banche non danno il mutuo per il rischio di possibili riduzioni da parte degli eredi. E anche se non si deve chiedere il mutuo, per l'acquirente il rischio c'è comunque.
A questo punto mi pare che ci siano due strade:
- o tu fai come l'altro fratello e accetti la donazione per vendere subito dopo, nonostante il "peso" della donazione nella storia recente;
- o voi due fratelli convincete i genitori a vendere i gli immobili a voi destinati (a vostra cura, visto che avreste dovuto riceverli in donazione), e a girarvi poi l'importo della vendita. Questa soluzione è preferibile perché gli immobili non vengono venduti col rischio derivante dalla donazione, e tu non saresti proprietario, nemmeno per un breve periodo, di un immobile che ti farebbe perdere i requisiti assistenziali.
A dire il vero ce ne sarebbe una terza, ossia che il fratello che vuole vendere si facesse donare anche la tua casa, e vendesse entrambe girando poi a te i soldi della tua. Il tutto in modo tracciato e trasparente per evitare liti future.
Capisco la delusione dei genitori che avevano progettato di realizzare la trifamiliare per farci stare i tre figli,,, ma alla fine i figli prendono le loro strade e non si può impedirglielo. Meglio comunque che abbiano pensato questo progetto: un gruzzolo per i figli ci salta comunque fuori.