Buonasera a tutti,
eccoci qui dopo qualche mese e diverse lacrime di rabbia.
Dunque, i vizi sulla planimetria son stati corretti, con la "solerte" collaborazione dei tecnici dell'agenzia immobiliare, ma nel frattempo è nato un ben più grave problema.
Quando lo abbiamo visitato con l'agenzia l'immobile non aveva che un balconcino in cucina, tanto che mio marito non lo voleva perchè lo trovava poco arioso.
Allora la proprietaria ci ha fatto vedere la terrazza che era sopra l'ultimo piano con tanto di costruzione in legno (1,90hx3x4mt circa) che ne permetteva l'utilizzo in qualsiasi stagione stante il fatto che non era direttamente collegata alla casa.
Quando ho seguito il vs. consiglio e messo tutto in mano ad un tecnico per valutare le planimetrie è venuta fuori la storia di questo manufatto che era un perfetto abuso edilizio,ma che ci era stato garantito dalla proprietaria come "a posto con i permessi" (a posteri ha detto che intendeva quelli condominiali).
Il problema è che quando ho sottoscritto il preliminare di vendita di questo immobile non si parlava e seppure abbia manifestato al Notaio i miei dubbi perchè detto terrazzo risultava indiviso tra due condomini (quindi di nostra proprietà al 50%) e detto che non mi sembrava regolare e piaceva che fosse indiviso, lui ha detto che proveniva così dagli atti e non si poteva cambiare (aveva pure detto sulla mancanza di una parete che non era necessario cambiarla in planimetria, ma poi mi han detto che non era vero perchè variano i vani catastali se si collegano due stanze e se ne fa una).
Insomma, l' abuso, in quanto tale, è stato smontato dalla venditrice che ha risolto così il problema e ce lo ha comunicato con tanto di raccomandata.
Mi sono rivolta ad un avvocato e questo si è mosso per chiedere un indennizzo del mancato utilizzo di questo bene che mi era stato prospettato come regolare e mi è stato offerto unicamente il valore della costruzione (circa 2000€) a decurtazione, ma io non potrò più utilizzare il terrazzo perchè non è neppure collegato all'appartamento e quindi non potrò lasciare sedie o tavolo o altro che ne permettevano il reale godimento a rovinarsi alle intemperie.
Ho capito, comunque, solo ora che tra venditrice e agenzia c'era una specie di tacito accordo, ma non posso dimostrarlo.
Figuratevi che quando ne avevo parlato con quelli dell'agenzia la risposta è stata che l'80% di quelle costruzioni non è in regola e quando ho chiesto come mai non me lo avessero detto prima del preliminare mi è stato detto che la venditrice aveva detto che c'erano i permessi ed a loro bastava, ma, guarda caso, non è stato inserito nel preliminare e noi ce ne siamo accorti solo dopo.
Quando ho poi chiesto come mai non fosse citato nel preliminare a quelli dell'agenzia (che mi aveva consigliato il loro Notaio di fiducia e della quale mi son fidata) mi è stato risposto che siccome era un regalo che la venditrice lasciava non avevano ritenuto giusto citarlo.
Ora è in mano all'Avvocato, stiamo rischiando (la nostra casa l'abbiamo venduta già e se ci ripensiamo ci tocca dare il doppio della caparra) di dovercene andare di qui e dover acquistare una casa che non è più quella che ci era stata prospettata per non perdere l' ingentissima caparra voluta dalla venditrice (ben 60.000€).
Secondo voi è seria una agenzia che si comporta così o siamo stati totalmente imbecilli io e mio marito?
Scusate lo sfogo, ma sono distrutta da questa storia e da quanto mio marito l'abbia presa male.