Battuta apprezzata
e perfettamente d'accordo anche sulle esattissime considerazioni linguistico comunicative che svolgi .
Non dimentichiamo però, e non dimentichiamolo proprio perchè vogliamo essere precisi, che OGNI termine assume un diverso significato a seconda del gergo tecnico a cui appartiene.
Credo che tutti abbiamo in mente il simpaticissimo spot sui possibili significati di "muro", e quindi non mi attardo neanche in altri esempi ...che sono tanti quanti i termini che usiamo.
Ora : parlando tra professionisti dell'immobiliare che si occupano di tutto fuorchè della costruzione di edifici.... , dal mio punto di vista, l'unico “valore” che può avere un significato concreto è il "valore di mercato". Che - come dice la definizione - è quello che il mercato (la domanda) definisce con le proprie dinamiche, e grazie alle non meno precise regole che concorrono in sistema a determinare la domanda ed il suo rapporto con l'offerta.
Finisce col coincidere col prezzo? Io direi proprio di sì! (salvo l'ipotesi estrema del kamikaze sul lato vendita o sul lato acquisto).
Non a caso....tu stesso volevi parlare (come hai spiegato sopra) del valore ...epperò hai parlato già nel titolo di prezzo.
Qui approfitto della tua cortese pazienza e ti rivolgo una domanda che in realtà avrei voluto rivolgerti sin dalla prima volta che ti ho letto sull'argomento valutazioni.
Mi hai sempre dato la sensazione di rincorrere con estremo impegno il conseguimento di una "valutazione esatta al millesimo" che abbia l'autorevolezza di non poter essere smentita da nulla e nessuno, perchè sarebbe quella "perfetta" in quanto fondata su parametri a loro volta esatti ed ineccepibili.
Ora: non è che io non creda all'esistenza di una valutazione perfetta.
Anzi : sono abituata a valutazioni perfette, anche se in ambito parallelo : sono quelle contenute nei Computi di bravi Architetti ed Ingegneri che, quando il professionista ha messo in sistema davvero tutte le variabili incidenti su un'opera (e di qui la sua valenza) , riescono a forniti una valutazione estremamente precisa degli oneri economici che affronterai e dei risultati tecnici che otterrai.
La stessa cosa , gli stessi professionisti, fanno per l'impresa edile, ove le variabili in gioco sono ancora molte di più.
In realtà, però, si tratta di una preziosissima stima dei costi , la quale è pressochè imprescindibile per chi debba valutare se sia i meno sensato dar seguito all'acquisto di un terreno o all'avvio di un cantiere.
Ma ...(osservo) quando il problema che devi risolvere è quello di valutare un bene per collocarlo sul mercato....di sicuro non ha senso fondare sulla stima dei costi (se al mercato non interessa quel che offro e se non ho altri mercati...o dovrò rinunciare a collocarlo o dovrò accontentarmi di un prezzo che può essere anche sottocosto) e allora (chiedo) che me ne faccio di un ipotetico “valore perfetto” (ammesso che sia conseguibile) SE la realtà è che il valore di mercato....me lo dà il mercato nella forma dell'imperativo categorico?