barsotti armando

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Agente Immobiliare
La banca d'italia ha invitato in modo formale chidendo anche inibizione a tutti gli istituti bancari di rivedere le polizze che loro ritengono vincolanti per mutui e finanziamneti in quanto eccessivamnete onerose per il cliente e lucrative solo per la banca e assicurazione
 
G

Graziano Cavallini

Ospite
E' quindi...ognuno la vede a modo suo;)...dimentincando il punto dove con un fisso al 5% e un CAP al 2,7% le capacita' di redditto dimostrabili devono essere superiori di un bel 30%...o sbaglio??
Qui non si tratta di punti di vista ma di dati oggettivi. Questa discussione come molte altre evidenzia un problema a mio avviso (questa sì è un'opinione), Continuiamo a trattare il mutuo come strumento per acquistare casa (cliente) o vendere (Agenti Immobiliari o costruttore), mentre dovrebbe essere trattato al pari dei prodotti finanziari (fondi, titoli, ecc.) perchè se è vero che scegliere il prodotto finanziario sbagliato comporta il rischio di perdere parte o tutto il capitale, scegliere il mutuo sbagliato può espormi a rischi eccessivi (rata a tasso variabile troppo alta) o a pagare di più per avere una protezione (tasso fisso o CAP). Per quanto riguarda la capacità di reddito tra fisso e variabile non dimentichiamo che la differenza che c'è ora tra non molto potrebbe non esserci più, perciò anche se ora a tasso variabile rispetta il rapporto rata redditto cosa succede quando il tasso si avvicina la CAP? E qui torniamo al punto iniziale, il problema non è se è meglio il fisso, il variabile o il CAP, ma quale prodotto si adatta meglio alla situazione familiare ed economica del cliente? E' un cliente che è disposto a rischiare oppure ad ogni aumento dei tassi sta sveglio 2 giorni? Quali sono i suoi obiettivi tra 3,5, 10 anni (lavoro, figli,casa, auto ecc.), come pensa di raggiungerli? In una parola è ora di iniziare a fare pianificazione finanziaria con il cliente che chiede un mutuo esattamente come si fa con deve investire i propri risparmi, senno dai 100% spacciati per 80, documenti taroccati e perizie gonfiate non se esce. Poi tutti a lamentarsi che il "mercato" è fermo e la gente diffida. Il "mercato" siamo noi.
 
G

Graziano Cavallini

Ospite
La banca d'italia ha invitato in modo formale chidendo anche inibizione a tutti gli istituti bancari di rivedere le polizze che loro ritengono vincolanti per mutui e finanziamneti in quanto eccessivamnete onerose per il cliente e lucrative solo per la banca e assicurazione
Più che la Banca d'Italia che ha avuto comunque un ruolo importante conta cosa succederà il primo di Dicembre quando entrerà in vigore il regolamento 35 dell'ISVAP. Solo in quel momento vedremo se la lobby bancaria avrà ancora la meglio o se effettivamente cambierà qualcosa non solo per quanto riguarda i costi ma anche e soprattutto nei rapporti tra banca e cliente. Vi chiedo avete mai sentito dire che un agente assicurativo o un broker abbia fatto sottoscrivere ad un proprio cliente una polizza caso morte di cui era anche beneficiario? Bene finora le banche hanno collocato polizze di cui sono anche beneficiarie e non contente pure finanziatrici, perciò il cliente oltre ai costi della polizza deve anche pagare interessi per una somma che la banca si riprende il giorno della stipula e sulla quale incassa una commissione minima del 50%.
 

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