L'approvazione, avvenuta senza modifiche rispetto al testo della Camera, è definitiva. Al centro della
riforma il codice deontologico e la certificazione degli amministratori di condominio.
L'approvazione, avvenuta senza modifiche rispetto al testo della Camera, è definitiva.
Le principali novità del provvedimento prevedono procedure più snelle e la valorizzazione della figura dell'amministratore qualificato, ma anche la "liberalizzazione" della presenza dei piccoli animali domestici.
La riforma interviene sugli aspetti più controversi della "vita comune" degli italiani, con regole che dovrebbero riportare ordine nei condomini.
Innanzitutto il regolamento condominiale non potrà "vietare di possedere o detenere animali domestici".
In quanto al riscaldamento, chi si vuole 'staccare' dall'impianto centralizzato potrà farlo senza dover attendere il benestare dell'assemblea, ma a patto di non creare pregiudizi agli altri e di continuare a pagare la manutenzione straordinaria dell'impianto condominiale.
Il nuovo testo prevede anche che per decidere il cambio di destinazione d'uso dei locali comuni basteranno ora i quattro quinti, mentre è soppresso il repertorio dei condomini presso ogni ufficio provinciale dell'Agenzia del Territorio.
In quanto all'amministratore, esso dovrà aver conseguito un diploma di scuola secondaria di secondo grado e dovrà frequentare un corso di formazione iniziale.
L'amministratore, inoltre, all'atto della nomina dovrà presentare ai condomini u
na polizza individuale di responsabilità civile che copra gli atti compiuti nell'esercizio del mandato.
Infine, un punto del nuovo regolamento riguarda un campo totalmente nuovo, ovvero quello
digitale: l'assemblea potrà disporre la creazione di un sito internet del condominio, ad accesso individuale e protetto, per consultare tutti gli atti e i rendiconti mensili.