Il fatto che abbia o meno agenzie sparse per il territorio Italiano, non imputa di conseguenza la negazione dell'avviamento che, come abbiamo detto prima ed è stato anche precisato da Pennylove, è dovuto nel momento in cui l'attività è svolta con contatto di pubblico ( ecco perchè chiedevo se aveva un agenzia e che mediatore era ) per cui stando così le cose ed acclarato che che l'avviamento gli è dovuto... è logico e normale che in presenza del diritto, la persona in questione non accetti transazioni extra giudiziali o meno che vanno a suo danno, reputo anche che sia inutile tentare una strada giudiziale che comporterebbe una ulteriore perdita di tempo e soldi... aggiungo in maniera del tutto personale che, a mio parere, la " grandezza" o meno dell'avvocato della parte avversa, poco avrà influito sulla causa persa, anche se siamo in Italia ... terra dei miracoli ... dove tutto può essere il contrario di tutto, in cause come questa sono le carte che parlano e difficilmente un giudice rischia di commettere un " errore di lettura " facilmente documentabile... è molto probabile che nella procedura contorta dello sfratto sia stato commesso qualche errore di valutazione o procedurale, tipo per esempio la mancata richiesta entro i termini o altre contorsioni legislative che consentono di scappare . Fabrizio