VITOS

Nuovo Iscritto
Pensavo di aver inserito un messaggio di ringraziamento per Pennylove, ma non lo trovo nella discussione... Non posso che condividere quanto scrive Bastimento e complimentarmi con Pennylove per il dettaglio e la completezza. Ho avuto modo di verificare tutte le informazioni fornite Pennylove, anche parlando con l'ufficio IMU di Napoli, riscontrando quanto siano appropriate ed eusastive. Grazie ancora a Pennylove e a chi ha fondato e gestisce questo Forum che mi ha dato la possibilità di venire in contatto con simili persone.
Ai fini del mio problema, mi resta solo un dubbio: volendo procedere ad un contratto transitorio per studenti universitari, il calcolo del canone lo facciamo io e l'inquilina seguendo i criteri dell'accordo territoriale o occorre che il valore di canone sia certificato da qualcuno? grazie VITOS
 

Pennylove

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Privato Cittadino
Ai fini del mio problema, mi resta solo un dubbio: volendo procedere con un contratto transitorio per studenti universitari, (cedolare al 19%), i conti per il canone li faccio sulla base dell'accordo territoriale, ma il valore di canone va certificato da qualcuno o basta che lo abbiamo concordato io e l'inquilino?
Grazie ancora.
VITOS

A differenza di quanto accade con il canone libero, un contratto agevolato deve seguire necessariamente il contratto-tipo e il canone di locazione calmierato di zona definito dagli accordi territoriali stabiliti dalle organizzazioni più rappresentative dei proprietari e degli inquilini. Gli accordi locali individuano anche le relative misure di aumento e diminuzione dei valori minimi e massimi, o per fasce di oscillazione, in relazione alla durata contrattuale, all’ampiezza dell’alloggio, alla presenza o meno di arredi, ecc. Non è obbligatoria l’assistenza delle rispettive organizzazioni di categoria nella fase di stipula del contratto, ancorché assolutamente opportuno, per un controllo del canone di locazione, se è la prima volta che stipuli un contratto di tale natura. Alcuni accordi territoriali prevedono, inoltre, che i valori al metro quadrato dell’ultimo accordo territoriale vengano adeguati alla variazione ISTAT intercorsa tra il mese successivo alla data di sottoscrizione dell’accordo in questione e il mese precedente la stipula del nuovo singolo contratto. Il comune di Napoli – all’allegato B dell’accordo - pare prevedere un adeguamento nella misura del 75%: “Decorso il primo anno di durata della convenzione – e sempre che le Organizzazioni stipulanti non abbiano diversamente stabilito con apposito accordo integrativo da stipularsi entro il termine del 30 luglio di ciascun anno – i valori minimi e massimi definiti per ciascun area saranno aggiornati, anno per anno, nella misura massima del 75% della variazione di aumento, accertata dall’ISTAT, dell’indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai ed impiegati verificatasi rispetto all’anno precedente, con riferimento alla data del 30 giugno, e potranno essere adottati per la stipula di nuovi contratti nell’anno di riferimento. Prova ad informarti presso una organizzazione di categoria sulla prassi da utilizzare a Napoli.
 

VITOS

Nuovo Iscritto
Ho letto solo ora quanto scritto da Pennylove che ancora ringrazio per la accuratezza e il dettaglio...
grazie a tutti. Quando il contratto sarà redatto, firmato e registrato ve lo farò sapere: è un parto...
Grazie
VITOS
 

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