a suonare campanelli per chiedere gentilmente informazioni non è mai morto nessuno...
Qualche azzuffata immagino sia accaduta.
Una volta, con un arrogante che mi aveva risposto in malomodo al citofono, commisi un errore di nervosismo.
Alle sue imbeccate arroganti, gli risposi che solo un lazzarone, poteva ancora starsene sotto le coperte, a quell'ora del mattino.
Mi disse di attendere lì, che sarebbe sceso subito, a farsi giustizia.
Cambiai civico posizionandomi su quello dell'edificio di fronte.
Due minuti dopo, l'arrogante uscì dal cancelletto dell'edificio tutto agguerrito ed agitato e mi chiese in maniera brusca, se fossi stato io poco prima, a dibattere con lui al citofono.
Gli risposi di no e che trenta secondi prima che lui scendesse, due ragazzi vestiti in giacca e cravatta, se l'erano svignata di corsa, manco fossero due ladruncoli in fuga.
Lo incalzai, chiedendogli cosa fosse successo e chi fossero stati mai, quei due fuggitivi.
"Quelli che cercano le case son qui tutti i giorni a rompere l'anima". Rispose.
Portai la conversazione, rimettendola su toni pacati e disinteressati.
Fino a quando il soggetto, riferì che a vendere, non era lui ma il suo vicino, che aveva lasciato vacante l'alloggio.
Quando l'emergumeno tornò in casa, lasciai un bigliettino col mio cellulare nella posta del vicino.
Mi chiamò una settimana dopo fissandomi l'appuntamento.