gm1968

Nuovo Iscritto
Privato Cittadino
vorrei commentare questa parte

la mi benché sia una opinione è comunque opinione competente, gli assunti proprio su questo si fondano, su opinioni competenti !!!
di contro
mi potresti citare in ordine professionale chi ti potrebbe dare l'assoluta certezza ?
Chiunque mi citasse dei casi simili con relativa decisione del giudice; in assenza di questo chiunque sia del settore mi porta degli elementi per valutare la mia situazione. Sei un avvocato, un notaio o un giudice?
 

Jan80

Membro Senior
Professionista
Come ti ho scritto in precedenza, se la variazione non ha rilevanza sulla consistenza catastale (qui non mi hai risposto dove si trovasse la finestra per esserne certi) non vi è obbligo della variazione in Catasto. Per quanto riguarda il rogito, si può inserire la planimetria così come si trova con un rimando a difformità non incidenti su consistenza, stato, categoria o classe .... prorprio come fece il notaio quandò redisse l'atto di compravendita con tuo padre come parte venditrice.
Non vi è alcuna dichiarazione non veritiera, tantomeno una falsa dichiarazione in atto pubblico!

E allora perché viene richesta a tuo nere proprio la variazione catastale?
Qui posso fare solo ipotesi: intanto è l'unica planimetria che si allega all'atto e spesso è l'unica di cui si pensi che serva e che faccia fede come stato legittimo (cosa molto sbagliata).
Potrebbe essere per ignoranza delle disposizioni presenti nella Circolare n.2/2010 dell'Agenzia del Territorio (che invito a leggere per intero, dato che è ricca di rmandi normativi, e di concentrarsi poi sul punto 3.e) con indicazioni sull'applicazione sul D-L 78/2010.

Come scritto in precedenza, nel frattempo, verificherei quanto scritto sul rogito a proposito della legittimità urbanistica (di norma lo si trova vicino l'indicazione del titolo edilizio abilititativo, dichiarazione ante '67, ...) e verificare se lo stato legittimo combaci con la realtà (finestra mancante) o con la planimetria catastale (finestra esistente).

E qui che ci potrebbero essere delle rogne, poiché se la chiusura della finestra venne dichiarata in un titolo edilizio non ci sarebbero problemi mentre se non è stato presentato nulla in Comune si deve andare a verificare quanto dichiarato sl rogito.
 

gm1968

Nuovo Iscritto
Privato Cittadino
Come ti ho scritto in precedenza, se la variazione non ha rilevanza sulla consistenza catastale (qui non mi hai risposto dove si trovasse la finestra per esserne certi) non vi è obbligo della variazione in Catasto. Per quanto riguarda il rogito, si può inserire la planimetria così come si trova con un rimando a difformità non incidenti su consistenza, stato, categoria o classe .... prorprio come fece il notaio quandò redisse l'atto di compravendita con tuo padre come parte venditrice.
Non vi è alcuna dichiarazione non veritiera, tantomeno una falsa dichiarazione in atto pubblico!

E allora perché viene richesta a tuo nere proprio la variazione catastale?
Qui posso fare solo ipotesi: intanto è l'unica planimetria che si allega all'atto e spesso è l'unica di cui si pensi che serva e che faccia fede come stato legittimo (cosa molto sbagliata).
Potrebbe essere per ignoranza delle disposizioni presenti nella Circolare n.2/2010 dell'Agenzia del Territorio (che invito a leggere per intero, dato che è ricca di rmandi normativi, e di concentrarsi poi sul punto 3.e) con indicazioni sull'applicazione sul D-L 78/2010.

Come scritto in precedenza, nel frattempo, verificherei quanto scritto sul rogito a proposito della legittimità urbanistica (di norma lo si trova vicino l'indicazione del titolo edilizio abilititativo, dichiarazione ante '67, ...) e verificare se lo stato legittimo combaci con la realtà (finestra mancante) o con la planimetria catastale (finestra esistente).

E qui che ci potrebbero essere delle rogne, poiché se la chiusura della finestra venne dichiarata in un titolo edilizio non ci sarebbero problemi mentre se non è stato presentato nulla in Comune si deve andare a verificare quanto dichiarato sl rogito.

La finestra mancante fa parte di un locale che ha un'altra porta-finestra su un altro lato, se interpreto quello che dici in pratica non si va a stravolgere un locale in quanto è comunque dotato di luce.
La circolare l'avevo letta, e avevo intepretato anche io che quella finestra mancante non cambiava le cubature ne' la destinazione dell'ambiente (proprio a causa della seconda finestra presente).
L'unico riferimento sulla legittimità urbanistica è che non sono state realizzate altre opere per le quali necessiti un provvedimento in sanatoria, ne' sono stati eseguiti interventi che fanno decadere la certificazione energetica.
Ora andremo a ripescare l'atto di acquisto originario del 1987, ma sono sicuro al 100% che quella finestra non c'era quando l'ha comprato mio padre, voglio vedere se la difformità catastale è citata anche lì.
Quello che mi domando è se il riferimento esplicito alla lieve difformità inserita nel rogito abbia precedenza su una intepretazione restrittiva della legge sulla conformità dei dati catastali. Come dire: la legge tutela le parti, ma se entrambe le parti esplicitano questa piccola differenza la legge può comunque essere richiamata?
 

Manovale

Membro Attivo
Privato Cittadino
vorrei commentare questa parte

di contro
mi potresti citare in ordine professionale chi ti potrebbe dare l'assoluta certezza ?
E' u n po come chiedere al Tabaccaio di darti il biglietto vincente.
Io però intravedo un altro scenario:
La prima discussione avviene in Camera arbitrale, inconcludente.
La seconda discussione davanti al Giudice, accedono al tribunale due persone che hanno ragione.
Non vogliamo fare qualche ricorso ?
Nel frattempo il proposto acquirente ha preso altre strade
L' AI, proprio perchè Agente, prima di riproporre l' oggetto vorrà vedere il gran finale
Poi sarà necessario in tutti i casi rimettere tutto a postoperchè come postato da Marcanto, L' Avvocato non fa queste cose.
Invalidare il rogito d' acquisto? Ti pare facile ?
Non "criminalizziamo" la gente per delle emerite fesserie, sono ben altri gli abusi...
Io, per quel che posso, sono 10 anni che cerco di rimediare queste situazioni, di solito mi riesce.
Perchè succede ? perchè prima del 2010 non importava a nessuno, così come prima dell, 85 a nessuno importava della situazione urbanistica.
Sic mutant tempora.... L' ho già detto ? meglio ripeterlo.
 

Jan80

Membro Senior
Professionista
Perchè succede ? perchè prima del 2010 non importava a nessuno, così come prima dell, 85 a nessuno importava della situazione urbanistica.
Parole sante!!!!

Il mio parere è che dal punto di vista catastale non hai di che temere (che poi è l'ambito che ti contestano), l'unica cosa sarebbe da verificare quanto dichiarato in ambito urbanistico e verificare che la difformità non esista anche lì
 

marcanto

Membro Senior
Professionista
Non vi è alcuna dichiarazione non veritiera, tantomeno una falsa dichiarazione in atto pubblico!
da dove uscirebbe questa affermazione !!!

Quindi, se un soggetto "A" aliena un suo immobile dichiarando in sede di rogito la corrispondenza tra stato di fatto e situazione catastale .......quando tale conformità non esiste ..... a tuo avviso questo soggetto non si rende colpevole di una falsa dichiarazione.
E' un punto di vista tuo personale che mi sento di non condividere.

Al tuo msg #22 hai citato la Circolare n. 2/2010 dell'Agenzia del Territorio
ti faccio notare che la detta circolare è valida per gli addetti ai lavori, rispettivamente: ing, arch, geom, etcc etcc ossia per i professionisti deputati a operare in ambito catastale.
La detta circolare conferisce istruzioni e chiarimenti a tali addetti ai lavori in merito ai casi in cui attuare le variazioni catastali.
Il compito ed il limite di tale circolare è questo, e finisce con questo.

Tutt'altra cosa, è invece, l'imperante disposizione della legge che impone di indicare nel rogito la dichiarazione della conformità.
E su tale dichiarazione gravano tutte le responsabilità del caso.

Per essere più chiaro:
in presenza di una difformità che non obblida ad una variazione catastale, perchè non ne mofifica il classamento .......se il soggetto proprietario si rendesse colpevole di una falsa dichiarazione in sede di rogito
> ossia se dovesse dichiarare la corrispondenza tra stato di fatto e situazione catastale .......quando tale conformità non esiste ..... NON è che non si rende colpevole di falsa dichiarazione perchè la variazione è irrilevante e non ne modifica il classamento, ma è comunque colpevole di falso.

La legge non dice che in caso di lieve difformità le dichiarazioni non sono dovute ----- bisogna distinguere quello che la legge impone da quello che l'ente finanziario Agenzia del territorio oggi delle Entrate indica di fare.
 

marcanto

Membro Senior
Professionista
Il mio parere è che dal punto di vista catastale non hai di che temere (che poi è l'ambito che ti contestano), l'unica cosa sarebbe da verificare quanto dichiarato in ambito urbanistico e verificare che la difformità non esista anche lì
data che la controparte acquirente gli chiede una regolarizzazione solo catastale, io suggerirei di non farlo guardare a 360 gradi ......ricordandogli o evidenziandogli anche aspetti di regolarità urbanistica
 

Jan80

Membro Senior
Professionista
Caro @marcanto, ho già scrito tutto sopra.... di false dichiarazioni qui non vi è traccia!
Per quanto attiene la regolarità urbanistica, come ho già detto, è bene che @gm1968 verifichi il tutto per stare sicuro pr cono suo. Di certo non deve imbeccare nessuno, ma è probabile che sia il prossimo passaggio che verrà richiesto, quindi meglio essere preparati!!
 

marcanto

Membro Senior
Professionista
Caro @marcanto, ho già scrito tutto sopra.... di false dichiarazioni qui non vi è traccia!
beh in effetti l'hai scritti......il dubbio è l'interpretazione di quello che hai scritto, segnatamente se ti riferisci a quieta frase:

Non vi è alcuna dichiarazione non veritiera, tantomeno una falsa dichiarazione in atto pubblico!
dal tuo #22
dalla sua lettura sembra che tu ti riferisca in termini oggettivi, ossia sembra che tu asserisca che non vi possano essere falsa dichiarazione in atto pubblico.....proprio perchè si tratta di atti pubblici !!
forse è una mia interpretazione, ma resta il fatto che non chiarisci, in quella sede, che nel rogito non vi sono false dichiarazioni perchè l'acquirente era stato ampiamente messo a conoscenza dei fatti !!!!
 

jos611

Membro Attivo
Professionista
Se, come ti hanno già detto sia Jan80 che Manovale, nelle planimetrie comunali la situazione è conforme, non hai assolutamente nulla da temere.
Il perché lo hanno già estaustivamente illustrato i due utenti menzionati sopra.
Fossi in te cestinerei la missiva e non ci penseri più.
Vedrai che dopo un po' non ci pensa più neanche la controparte

( Catasto rispetto all'urbanistica ha valore sussidiario e non probatorio )
 

Gratis per sempre!

  • > Crea Discussioni e poni quesiti
  • > Trova Consigli e Suggerimenti
  • > Elimina la Pubblicità!
  • > Informarti sulle ultime Novità
Alto