Buonasera,
qualche mese fa ho eseguito l'esame presso la CCIAA di Brescia senza successo, vorrei raccontare la mia esperienza in modo da ricevere dei consigli e critiche costruttive.
In realtà sono residente a Verona e ho tentato più volte l'iscrizione senza riuscire mai a prenotarmi (vari tentativi dal 2018), vorrei riprovare a breve e sperare di riuscire ad essere tra i 100 "fortunati".
Quella di Brescia è stata la prima volta che provavo l'esame sulla mia pelle, dopo diverso tempo passato con il naso sui libri (ho studiato sul libro di Verona e Padova), dopo aver assistito a parecchi esami orali (online tramite webinar), sentivo di essere molto sciolto e pronto per una qualsiasi domanda, avendo realmente capito gli argomenti ed essendo in grado di spiegarli.
Eccomi davanti alle 40 domande, le 20 di estimo sono volate (come niente!) con una media del 8.5/10 (premetto che non mi sono preparato così accuratamente su estimo, concentrandomi molto dove sapevo di essere più debole, ovvero diritto), le 20 di diritto sono state un incubo, per la maggior parte si trattava di logica degli argomenti, le domande che ho sbagliato non le capivo proprio, mi sono sentito molto stupido e tante volte nella mia testa c'era solo confusione per la troppa somiglianza delle risposte, il tutto si è concluso con una media di 5.5/10.
Tra i vari candidati con me, si vedeva chi oggettivamente era "preparato" e chi ci stava provando solo perché voleva buttare 90 Euro, tentando la fortuna diciamo (l'esito è stato che su circa 44 candidati sono andati all'orale in 4, non so poi chi abbia effettivamente superato l'esame).
Appurato di non essere ancora pronto sono tornato sui libri, volevo fare una foto o ricevere una copia dell'esame svolto per potermi studiare meglio gli argomenti e comprendere il tutto, ma non mi è stato concesso (mi hanno detto che per ricevere una copia bisogna fare richiesta di accesso atti).
Recentemente sono venuto a sapere che le domande di Brescia sono quelle della CCIAA di Roma, così per conoscenza e curiosità sono andato a leggerle.
Sono rimasto molto sorpreso della semplicità di alcune, tipo "il contratto di compravendita è un contratto: consensuale." ma seriamente uno squilibrio di domande simile? anche uno che non ha mai aperto il libro potrebbe rispondere a una cavolata simile.
Ovviamente ho preso questa come esempio, ma ne ho trovate molte di una banalità imbarazzante.
Quindi mi chiedo se in un algoritmo randomico, dove sono presenti domande stupide come queste, uno poco preparato e magari con molta fortuna ha diritto ad essere definito agente immobiliare?
Non capisco dove sia l'equità, bisognerebbe come minimo fare delle domande aperte anche nello scritto e soprattutto prendersi l'impegno di correggerle, il rischio è quello di sganciare delle bombe a mano in giro per le città.
Non mi lamenterò più quando sento ingiurie sugli agenti, chissà cosa c'è in giro.
Non voglio nemmeno imparare le domande a memoria per ripeterle come farebbe un pappagallo, anche perchè quando un domani dovrò mettere in pratica determinati argomenti, voglio essere un professionista e voglio poter spiegare a qualsiasi privato ciò che ho studiato.
Concludo dicendo che non voglio prendermela con chi ha avuto fortuna, ma vorrei avere consigli concreti da gente preparata e possibilmente miei futuri colleghi, inoltre vorrei sapere se in passato è sempre stato così.
Grazie
qualche mese fa ho eseguito l'esame presso la CCIAA di Brescia senza successo, vorrei raccontare la mia esperienza in modo da ricevere dei consigli e critiche costruttive.
In realtà sono residente a Verona e ho tentato più volte l'iscrizione senza riuscire mai a prenotarmi (vari tentativi dal 2018), vorrei riprovare a breve e sperare di riuscire ad essere tra i 100 "fortunati".
Quella di Brescia è stata la prima volta che provavo l'esame sulla mia pelle, dopo diverso tempo passato con il naso sui libri (ho studiato sul libro di Verona e Padova), dopo aver assistito a parecchi esami orali (online tramite webinar), sentivo di essere molto sciolto e pronto per una qualsiasi domanda, avendo realmente capito gli argomenti ed essendo in grado di spiegarli.
Eccomi davanti alle 40 domande, le 20 di estimo sono volate (come niente!) con una media del 8.5/10 (premetto che non mi sono preparato così accuratamente su estimo, concentrandomi molto dove sapevo di essere più debole, ovvero diritto), le 20 di diritto sono state un incubo, per la maggior parte si trattava di logica degli argomenti, le domande che ho sbagliato non le capivo proprio, mi sono sentito molto stupido e tante volte nella mia testa c'era solo confusione per la troppa somiglianza delle risposte, il tutto si è concluso con una media di 5.5/10.
Tra i vari candidati con me, si vedeva chi oggettivamente era "preparato" e chi ci stava provando solo perché voleva buttare 90 Euro, tentando la fortuna diciamo (l'esito è stato che su circa 44 candidati sono andati all'orale in 4, non so poi chi abbia effettivamente superato l'esame).
Appurato di non essere ancora pronto sono tornato sui libri, volevo fare una foto o ricevere una copia dell'esame svolto per potermi studiare meglio gli argomenti e comprendere il tutto, ma non mi è stato concesso (mi hanno detto che per ricevere una copia bisogna fare richiesta di accesso atti).
Recentemente sono venuto a sapere che le domande di Brescia sono quelle della CCIAA di Roma, così per conoscenza e curiosità sono andato a leggerle.
Sono rimasto molto sorpreso della semplicità di alcune, tipo "il contratto di compravendita è un contratto: consensuale." ma seriamente uno squilibrio di domande simile? anche uno che non ha mai aperto il libro potrebbe rispondere a una cavolata simile.
Ovviamente ho preso questa come esempio, ma ne ho trovate molte di una banalità imbarazzante.
Quindi mi chiedo se in un algoritmo randomico, dove sono presenti domande stupide come queste, uno poco preparato e magari con molta fortuna ha diritto ad essere definito agente immobiliare?
Non capisco dove sia l'equità, bisognerebbe come minimo fare delle domande aperte anche nello scritto e soprattutto prendersi l'impegno di correggerle, il rischio è quello di sganciare delle bombe a mano in giro per le città.
Non mi lamenterò più quando sento ingiurie sugli agenti, chissà cosa c'è in giro.
Non voglio nemmeno imparare le domande a memoria per ripeterle come farebbe un pappagallo, anche perchè quando un domani dovrò mettere in pratica determinati argomenti, voglio essere un professionista e voglio poter spiegare a qualsiasi privato ciò che ho studiato.
Concludo dicendo che non voglio prendermela con chi ha avuto fortuna, ma vorrei avere consigli concreti da gente preparata e possibilmente miei futuri colleghi, inoltre vorrei sapere se in passato è sempre stato così.
Grazie