Scusa ma non ho capito il collegamento del 'vai benissimo' con il fatto di andare a fare un esame in una CdC (a tuo dire) arcaica. Io mi chiedevo dove andare a sostenere l'esame in base a ragioni legali, non di (presunta) facilità della prova d'esame.
Be amico mio,
Le ragioni legali te le avevo gia' illustrate.
Oltre a cio', pensavo di darti un (buon) consiglio pratico, atteso che ovunque tu decida di andare a sostenere l'esame, li' dovrai eleggere il domicilio.
Come immaginare, che una squadra di calcio, possa scegliersi l'avversario, con cui contendersi una finale.
Ovviamente, sei libero di scegliere quale tuo avversario, il Real di Madrid.
A tuo rischio e pericolo si intende.
La " patente", dell'iscrizione all'albo, e' valida in tutto il territorio nazionale, da qualsiasi provincia ti venga rilasciata.
Come dire, che la vittoria della coppa, e' valida ed uguale, pure se vinci la finale, con quelli dell'Avezzano calcio.
Come un palmares, sono i dati statistici, a farla da padrone.
A Milano, su cento candidati, ne passano al massimo cinque.
Per quanto riguarda lo scritto.
Lo affermo per condizione di causE.
Piu della meta', di quelli promossi allo scritto, capitolano alla prova orale.
Davanti ad un plotone di professionisti, mi pare almeno nove, che non ti scontano nemmeno una virgola.
Ciascuno di loro ti fa, come minimo, tre domande.
Se hai la sfortuna, di capitare tra gli ultimi, ad essere interrogato.
Quando tutte le domande di rito o le piu' classiche, sono gia' state avanzate agli altri candidati, allora sfoderano di quei quesiti, "che te lo spiego".
Se non mi credi non ti resta che provarci.