mariapina

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Sono stata incaricata di redigere una relazione di consulenza relativa alla esecuzione immobiliare di un edificio oggetto di condono edilizio ai sensi della L.47/85. Ad un esame della pratica, ancora giacente presso l'ufficio condono, è venuto fuori che l'abuso era stato realizzato oltre i termini consentiti dalla legge così come testimoniato da una pratica per abusivismo edilizio, in più l'edificio al momento del sequestro e della presentazione della domanda presentava esclusivamente il solaio di copertura e i pilastri pertanto non aveva i requisiti di edificio rustico previsti dalla legge. Nel tempo questo edificio è stato completato perpetrando così l'abuso e adesso sono stata incaricata di redigerne la stima. Dal colloquio col responsabile dell'ufficio condono è emerso che detto immobile non presenta i requisisti di sanabilità pertanto vorrei un conforto su come procedere. Grazie.
 

Avv Luigi Polidoro

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Ciao Mariapina,
le relazioni di consulenze, almeno qui al Tribunale di Roma e Velletri, devono indicare tutta una serie di circostanze di rilievo relative l'immobile sia dal punto di vista giuridico che fattuale.
Tu ti limiterai ad informare il G.E. della situazione urbanistica del bene, saranno il Giudice e le parti a dedurre quali conseguenze giuridiche eventualmente ne discenderanno.
 

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