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Ospite
Buongiorno, sono un nuovo iscritto che vi segue da tempo, ovvero da quando è sorta la volontà di acquisto di un’abitazione in famiglia; a questo punto vorrei chiedere dei consigli per gestire la seguente situazione:
Penso di proporre all’agente una dichiarazione, da parte acquirente, di ricevimento dati personali da utilizzare nel rispetto della legge ed allo scopo di cui al punto “j” (ricerche notaio). Il tutto allo scopo di rassicurarlo sull’intenzione di lasciare traccia del loro impegno e a dimostrazione della volontà di liquidare loro la provvigione spettante (non ancora definita ma di un punto, massimo due, superiore a quella consigliata dalla locale camera di commercio e cogliere l’occasione per quantificarla e vincolarne la corresponsione a rogito avvenuto).
Conseguentemente proporrei (dopo la firma della dichiarazione descritta, la consegna dei dati sensibili per gli accertamenti di rito del notaio), la stesura di un preliminare propedeutico alla richiesta di un mutuo e al rogito.
Nel caso l’agente rifiuti anche questa soluzione ritengo di abbandonare l’idea.
Un grazie anticipato a chi vorrà consigliami
- Immobile intrigante in vendita con mandato all’agenzia X al prezzo Y;
- Il prezzo Y è in linea con le quotazioni assunte dall’osservatorio dei prezzi locale;
- Immobile intestato a due persone decedute, la prima circa 30 mesi fa e la seconda da circa 15 mesi;
- Il numero preciso dei figli successibili non mi è noto e spazia indicativamente tra 3 e 5; e da informazione acquisita da altre fonti, solo uno di loro ha fretta di liquidare/definire la situazione creatasi;
- Pratica di successione non dichiarata in nessuno dei due eventi luttuosi;
- Richiesta, verbale, dell'agente di presentazione offerta accompagnata da assegno intestato a uno dei proprietari ma da lui custodito;
- Opposizione degli acquirenti alla consegna del titolo considerata la nebulosità della situazione;
- Dichiarazione esistenza di un rapporto personale di conoscenza tra agente e venditori o uno dei venditori;
- Esistenza ipoteca di non chiara entità: in una prima comunicazione verbale sarebbe stata di Y meno 10%,
- Richiesta degli acquirenti di conoscenza elementi indispensabili per determinare stato di fatto dell’immobile (ricerca da far effettuare al notaio);
- Diniego dell’agente per problemi di privacy; anche se in caso di assegno tali problemi sarebbero stati superati;
- Comunicazione verbale all’agente (visti i precedenti) del prezzo disposti a pagare: y meno 20%
- Segue … esistenza ipoteca di non chiara entità: in una seconda comunicazione verbale è diventata di Y meno 20% (lo stesso prezzo dell’offerta);
Penso di proporre all’agente una dichiarazione, da parte acquirente, di ricevimento dati personali da utilizzare nel rispetto della legge ed allo scopo di cui al punto “j” (ricerche notaio). Il tutto allo scopo di rassicurarlo sull’intenzione di lasciare traccia del loro impegno e a dimostrazione della volontà di liquidare loro la provvigione spettante (non ancora definita ma di un punto, massimo due, superiore a quella consigliata dalla locale camera di commercio e cogliere l’occasione per quantificarla e vincolarne la corresponsione a rogito avvenuto).
Conseguentemente proporrei (dopo la firma della dichiarazione descritta, la consegna dei dati sensibili per gli accertamenti di rito del notaio), la stesura di un preliminare propedeutico alla richiesta di un mutuo e al rogito.
Nel caso l’agente rifiuti anche questa soluzione ritengo di abbandonare l’idea.
Un grazie anticipato a chi vorrà consigliami