Grazie, molto interessante!
Ne avevo sentito parlare all'inizio di quest'anno ma non avevo ancora avuto modo di leggere la sentenza.
E' servita la cassazione per chiarire che:
- un regolamento di condominio non può disporre norme contro la legge
- passerei sopra al tentativo di difesa secondo cui i due anni di spese sono da interpretarsi come un minimo e non in misura fissa
Quello che ha attirato la mia attenzione è anche la seguente frase, riferendosi al nuovo condomino:
"
Quest'ultimo, giova ricordare, è comunque estraneo -prima dell'acquisto- al regolamento condominiale, la cui autonomia non può mai esercitarsi contro una ben precisa inderogabilità voluta dalla citata norma di attuazione del c.c. anche all'evidente fine di non alimentare incertezze sui limiti della responsabilità de qua in concreto oltremodo ostativi alla circolazione dei beni (che è bene ancorare a certezza del diritto e non ad incertezze interpretative"
Ne deduco (parte che ho messo in grassetto) che il regolamento non era trascritto quindi non conoscibile all'acquirente in asta.
Mi domando cosa avrebbe deciso la SC in caso contrario, con la trascrizione nei pubblici registri l'acquirente non può non sapere. Leggendo il seguito delle motivazioni mi viene da pensare che non sarebbe cambiato nulla, cosa ne pensi?