Comprendo la rabbia e la frustrazione per un simile comportamento, che sicuramente costituisce un illecito, ma vorrei che si considerassero alcuni aspetti:
a) una causa deve essere iniziata avendo ben presente l'obiettivo finale: risarcimento morale o economico; e
b) le cause hanno sempre un costo, anche emotivo, che non si conosce mai perfettamente all'inizio. Se ha torto in primo grado può ricorrere sino alla Cassazione; e
c) il risarcimento economico spetta in ragione del danno patito e dimostrabile. E' difficile che, avendo ricevuto il pagamento integrale, il fornitore supporti il condominio in quanto dovrebbe dire che avrebbe ridotto le sue spettanze e che solo il pronto pagamento gli ha impedito quest'atto. E' molto difficile perchè nessuno gli impedirebbe di restituire volontariamente l'eccesso di pagamento e farvi nota di credito mentre dopo la sua dichiarazione voi sareste titolati a verificare l'ipotesi di arricchimento senza giusta causa ; e
d) se ci sono presupposti per considerare eccessiva la parcella l'azione dovrebbe essere esercitata verso il professionista; e
e) purtroppo non basta avere ragione ci vuole qualcuno che la riconosca (il giudice).
Tutto questo decade in ipotesi di risarcimento morale. In questo caso le persone di solito non considerano i diversi risvolti ma un legale deve sempre farlo presente.
Per quanto espresso consiglio di fare azione dinnanzi all'ANACI che censuri il comportamento dell'amministratore e verificare quando è stata depositata la revoca della procura sul conto corrente rispetto all'emissione dell'assegno per vedere se è possibile l'azione verso la banca per errore nel pagamento.
Comprenderai che con questo non prendo la difesa di un lestofante ma solo cercare di farti vedere i possibili risvolti di una azione.
Detto questo se non volete abbandonare la questione rivolgetevi con fiducia a un bravo professionista che, alla luce delle carte, sarà in grado di aiutarvi nella migliore decisione (causa si o no).
In bocca al lupo
Kurt