fiaip bergamo
Nuovo Iscritto
A commento del report sull'andamento dell'economia bergamasca presentato dalla Camera di Commercio nella Giornata dell'Economia del 10 maggio, dal tavolo dei relatori il Prof. Stefano Paleari, Rettore dell'Università di Bergamo, ha affermato che "forse raggiungeremo i livelli pre-crisi tra 7-8 anni", e ha invitato a riflettere sull'equilibrio domanda/offerta nel settore immobiliare.
Fiaip Bergamo, la Federazione italiana agenti immobiliari professionali, attraverso il suo Osservatorio immobiliare rileva una certa vivacità della domanda, che tuttavia stenta a tradursi in vendite a causa della difficoltà nel trovare un accordo economico sul prezzo. Commenta Giuliano Olivati, presidente provinciale Fiaip Bergamo: "Nel quadro della crisi sistemica dell'economia globalizzata, iniziata con il default dei mutui subprime americani dell'agosto 2007, e deflagrata con il fallimento Lehman Brothers del settembre 2008, la ridotta capacità di spesa di famiglie, investitori e imprese, la precarietà occupazionale, il credit crunch e il generale impoverimento della performance economica rendono non più attuali i valori immobiliari ante-crisi".
"Risulta quindi inevitabile - conclude Olivati - una nuova politica di pricing che tenga conto di un calo medio del 15-20% dei valori immobiliari dal 2007 ad oggi. Solo attraverso un ridimensionamento dei prezzi richiesti, approfittando della vivacità della domanda evidenziata in premessa si potrà far ripartire le compravendite e rimettere in moto il volano dell'economia immobiliare bergamasca, a partire dallo smaltimento delle ingenti cubature invendute".
Fiaip Bergamo, la Federazione italiana agenti immobiliari professionali, attraverso il suo Osservatorio immobiliare rileva una certa vivacità della domanda, che tuttavia stenta a tradursi in vendite a causa della difficoltà nel trovare un accordo economico sul prezzo. Commenta Giuliano Olivati, presidente provinciale Fiaip Bergamo: "Nel quadro della crisi sistemica dell'economia globalizzata, iniziata con il default dei mutui subprime americani dell'agosto 2007, e deflagrata con il fallimento Lehman Brothers del settembre 2008, la ridotta capacità di spesa di famiglie, investitori e imprese, la precarietà occupazionale, il credit crunch e il generale impoverimento della performance economica rendono non più attuali i valori immobiliari ante-crisi".
"Risulta quindi inevitabile - conclude Olivati - una nuova politica di pricing che tenga conto di un calo medio del 15-20% dei valori immobiliari dal 2007 ad oggi. Solo attraverso un ridimensionamento dei prezzi richiesti, approfittando della vivacità della domanda evidenziata in premessa si potrà far ripartire le compravendite e rimettere in moto il volano dell'economia immobiliare bergamasca, a partire dallo smaltimento delle ingenti cubature invendute".