Rosa1968

Membro Storico
Diciamo che l'acquirente in quanto costruttore ha già interpellato un tecnico che si è informato sul comune, ma siccome non si fida, dice che fino a quando non ha il permesso tra le mani non si convince. La trattativa comunque è stata impostata che il prezzo è al netto di tutte le spese. tutto quello che riguardano i costi tecnici, oneri e di fidejussione sono a carico della parte acquirente, ma nella proposta abbiamo aggiunto che "è condizionato all'ottenimento del permesso a costruire per l'abbattimento e il rifacimento del fabbricato nei limiti e nel rispetto imposti dalle norme urbanistiche del comune". Quindi anche i venditori convinti che il tutto si può ottenere impongono almeno di avere quella somma subito.
Digli che se non rischia non compra. Se ha visto l'affare si attiene alle condizioni dei venditori .... Non capisco cosa stai vendendo un rustico così com'e oppure l'hai proposto come potenziale quindi si possono costruire tot mq .....
 

Kurt

Membro Attivo
Professionista
Il problema non è giuridico. Il codice civile non stabilisce caratteristiche simili a quelle prospettate anche perché la fideiussione viene rilasciata da un istituto di credito o da un'assicurazione (controlla per i costi) non da un privato.
Il contratto è ben descritto dal codice civile.
Se la banca non concede la fideiussione le ragioni sono altre. In questo periodo le banche cercano di non finanziare (la fideiussione è una concessione di credito garantito) il settore immobiliare per tutta una serie di ragioni che sarebbe troppo lungo analizzare.

Il problema è solo di natura commerciale: i venditori vogliono i soldi mentre il compratore non li vuole dare sino al realizzarsi di una condizione sospensiva.

Mentre la posizione dell'imprenditore è chiara e ben esposta anche da un punto di vista contrattuale per quanto riguarda i venditori le possibilità sono solo due:
a) i venditori sanno che il manufatto non vale nulla e pertanto quello che vale è la cubatura ottenibile in sostituzione;
b) i venditori vendono il manufatto e vogliono i soldi in ragione dello stato attuale.
Tutto dipende da loro.

Non entrerei nel ragionamento di chi ha ragione in quanto le transazioni si fanno sulla base dei propri interessi e convinzioni ma posso considerare che la dichiarata necessità di soldi da parte dei venditori è una ragione per la quale la controparte dovrebbe procedere con i piedi di piombo.
Se l'affare non va in porto (sospensiva non si realizza) come fa a riottenere i suoi soldi? un conto è depositare un assegno presso un garante (AI o notaio) un conto e darli a chi sei sicuro che li utilizzerà subito.
Kurt
 

La Capanna

Membro Assiduo
Agente Immobiliare
Il problema non è giuridico. Il codice civile non stabilisce caratteristiche simili a quelle prospettate anche perché la fideiussione viene rilasciata da un istituto di credito o da un'assicurazione (controlla per i costi) non da un privato.
Il contratto è ben descritto dal codice civile.
Se la banca non concede la fideiussione le ragioni sono altre. In questo periodo le banche cercano di non finanziare (la fideiussione è una concessione di credito garantito) il settore immobiliare per tutta una serie di ragioni che sarebbe troppo lungo analizzare.

Il problema è solo di natura commerciale: i venditori vogliono i soldi mentre il compratore non li vuole dare sino al realizzarsi di una condizione sospensiva.

Mentre la posizione dell'imprenditore è chiara e ben esposta anche da un punto di vista contrattuale per quanto riguarda i venditori le possibilità sono solo due:
a) i venditori sanno che il manufatto non vale nulla e pertanto quello che vale è la cubatura ottenibile in sostituzione;
b) i venditori vendono il manufatto e vogliono i soldi in ragione dello stato attuale.
Tutto dipende da loro.

Non entrerei nel ragionamento di chi ha ragione in quanto le transazioni si fanno sulla base dei propri interessi e convinzioni ma posso considerare che la dichiarata necessità di soldi da parte dei venditori è una ragione per la quale la controparte dovrebbe procedere con i piedi di piombo.
Se l'affare non va in porto (sospensiva non si realizza) come fa a riottenere i suoi soldi? un conto è depositare un assegno presso un garante (AI o notaio) un conto e darli a chi sei sicuro che li utilizzerà subito.
Kurt


Appunto!:ok:
 

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