Rieccomi, continuo qui dal thread selezione inquilini prima esperienza:
Capitolo 2... scelta del contratto e l'effetto domino dell'aumento del reddito (anche se vero aumento non è, vedi sotto).
Sono dipendente (lordo sui 24000) ho trasferito la famiglia per l'occasione del tempo indeterminato statale. Invece di vendere casa di proprietà e acquistare nel luogo di lavoro ho deciso di affittare... primo errore di valutazione: pensavo che per il fisco affitto in entrata e affitto in uscita si compensassero invece "col cavolo!" devo pagare le tasse come se ci guadagnassi davvero e la detrazione dell'affitto è bassissima (nulla se supero i circa 31k di lordo se non sbaglio)
In più l'aumento del mio reddito lordo abbatte di una buona percentuale: assegni famigliari, figli a carico e bonus cuneo 100... per non parlare che dovrò iniziare a pagare anche l'IMU (circa 800€).
La prima esperienza e un po' di superficialità mi ha fatto pensare in ritardo alle differenze tra vari contratti e l'effetto dell'aumento del reddito... nella selezione degli inquilini è saltata fuori la possibilità del contratto "uso foresteria".
So che perdo la cedolare secca ma visto che da 650€ passerei ai 750€ mensili dai miei calcoli forse mi conviene a confronto della cedolare al 21%... a confronto invece con il concordato mi manca qualche dato.
Ho riassunto tutto qui:
Vedete qualche errore? Consigli sulla possibilità di abbattere l'aumento di reddito che l'affitto in entrata gonfia ma che non gonfia il mio portafoglio in quanto va a coprire l'affitto che pago?
...meglio vendere? ^_^
Selezione inquilini (prima esperienza)
Salve a tutti, sono alla prima esperienza (bel momento!!) da locatore. affitterò il mio appartamento (prima casa) è andrò in affitto con la mia famiglia in un’altra città (altra regione) per lavoro. Avete consigli sul ridurre al minimo morosità degli inquilini? Se ne leggono di tutti i colori...
www.immobilio.it
Capitolo 2... scelta del contratto e l'effetto domino dell'aumento del reddito (anche se vero aumento non è, vedi sotto).
Sono dipendente (lordo sui 24000) ho trasferito la famiglia per l'occasione del tempo indeterminato statale. Invece di vendere casa di proprietà e acquistare nel luogo di lavoro ho deciso di affittare... primo errore di valutazione: pensavo che per il fisco affitto in entrata e affitto in uscita si compensassero invece "col cavolo!" devo pagare le tasse come se ci guadagnassi davvero e la detrazione dell'affitto è bassissima (nulla se supero i circa 31k di lordo se non sbaglio)
In più l'aumento del mio reddito lordo abbatte di una buona percentuale: assegni famigliari, figli a carico e bonus cuneo 100... per non parlare che dovrò iniziare a pagare anche l'IMU (circa 800€).
La prima esperienza e un po' di superficialità mi ha fatto pensare in ritardo alle differenze tra vari contratti e l'effetto dell'aumento del reddito... nella selezione degli inquilini è saltata fuori la possibilità del contratto "uso foresteria".
So che perdo la cedolare secca ma visto che da 650€ passerei ai 750€ mensili dai miei calcoli forse mi conviene a confronto della cedolare al 21%... a confronto invece con il concordato mi manca qualche dato.
Ho riassunto tutto qui:
convenienza tipi di contratto locazione
docs.google.com
Vedete qualche errore? Consigli sulla possibilità di abbattere l'aumento di reddito che l'affitto in entrata gonfia ma che non gonfia il mio portafoglio in quanto va a coprire l'affitto che pago?
...meglio vendere? ^_^