Che forti "noi" agenti immobiliari... siamo bravissimi a saltare da un ramo all'altro dell'albero degli argomenti...
Lo scopo del post era solo quello di porre l'attenzione su due aspetti pratici che oggi, ammettiamolo, sono di una noia terribile. Stiamo parlando di come presentare al meglio l'immobile da vendere con delle fotografie decenti e dei testi fuori dal format telegrafico/standardizzato a cui siamo abituati.
Certo, il corso della collega @
paola_faravelli ha come titolo "Presentare per Vendere Casa", il che può lasciare spazio a mille appunti se gli attribuissimo un'interpretazione ortodossa del tipo "fai una bella foto così vendi casa". Evidentemente non è così. Su questo concordiamo tutti.
Credo che sia onesto ammettere che la comunicazione della "maggioranza" degli agenti immobiliari sia semplicemente scandalosa e che lo scandalo inizi proprio dalla fotografia (sfocata, storta, controluce, con gabinetti in primo piano o gatti sul divano) e dal testo che quando va bene è "didascalico", quando si è meno fortunati è ricco di "orrori" ortografici ("orrori" è la fase 2 di "errori").
Sappiamo che molto spesso il patrimonio immobiliare è ab-usato (l'usato davvero brutto), male esposto, peggio frequentato, etc etc. La sfida è comunicare bene i pochi aspetti positivi del vivere un certo immobile o un certo contesto senza mentire o illudere, ma con la convinzione che esiste un cliente per ogni immobile.... e che si vendono anche le grotte!
Il corso della collega, quindi, è pensato solo per migliorare questi due aspetti (fotografie e testi), non è la Lourdes del settore immobiliare e di certo non ci darà strumenti per gestire i ribassi di prezzo. Alla sensibilità di ciascuno di noi, quindi, verificare se può essere utile un confronto sul tema della "Presentazione" con colleghe appassionate che comunicano in modo originale (lo penso davvero dopo aver visto il loro sito).
A me la cosa ha incuriosito molto e parteciperò con la giusta umiltà che serve per imparare. Spero di incontrare altri colleghi che sentono la medesima necessità di un cambio di marcia