Ciao a tutti, vorrei il vostro punto di vista. Mio zio ha stipulato atto di compravendita di un immobile con ipoteca. Il venditore si è obbligato in atto ad estinguere l'ipoteca versando la cifra omnicomprensiva di 30.000,00, come da accordi scritti con la banca che a suo tempo ha concesso un mutuo allo stesso venditore. Sull'atto notarile è tutto scritto e "il venditore si impegna alla cancellazione nel più breve tempo possibile".
Nell'accordo con la banca e nell'atto pubblico del notaio il pagamento doveva essere eseguito entro il 30 luglio 2010. A tutt'oggi il venditore non ha ottemperato ed è sparito nel nulla (è una società!) e mio zio rischia di dover far fronte anche a queste spese impreviste per evitare il pignoramento e per procedere alla cancellazione dell'ipoteca. Ancora la banca non ha agito nei confronti di mio zio, ma telefonicamente ha fatto sapere che l'importo sarà comunque maggiorato perchè è saltato l'accordo con il vecchio proprietario. L'unica soluzione è fare causa al venditore che si è obbligato in forza del rogito? Intravedete altre soluzioni? Mio zio ha già provveduto ad inviargli una diffida, ma non ha ricevuto risposta. Può obbligarlo in qualche modo ad estinguere l'ipoteca?
Grazie mille
Nell'accordo con la banca e nell'atto pubblico del notaio il pagamento doveva essere eseguito entro il 30 luglio 2010. A tutt'oggi il venditore non ha ottemperato ed è sparito nel nulla (è una società!) e mio zio rischia di dover far fronte anche a queste spese impreviste per evitare il pignoramento e per procedere alla cancellazione dell'ipoteca. Ancora la banca non ha agito nei confronti di mio zio, ma telefonicamente ha fatto sapere che l'importo sarà comunque maggiorato perchè è saltato l'accordo con il vecchio proprietario. L'unica soluzione è fare causa al venditore che si è obbligato in forza del rogito? Intravedete altre soluzioni? Mio zio ha già provveduto ad inviargli una diffida, ma non ha ricevuto risposta. Può obbligarlo in qualche modo ad estinguere l'ipoteca?
Grazie mille