Allo scopo di convalidare mie conoscenze in merito alle disposizioni sui benefici fiscali prima casa, espongo il seguente quesito chiedendo che gentilmente mi venga fornita la soluzione più ottimale (cioè la meno dispendiosa dal punto di vista fiscale stante la forbice tra imposta registro prima casa/ 2^ casa stesso comune).
Allora, nel 2012 poiché entrambi i miei figli studiavano all’Università ho acquistato una casa intestandola a loro al 50% ciascuno coi benefici dela prima casa(in cui hanno preso regolare residenza e dove tuttora vivono, con ciò soddisfacendo il vincolo di oltre 5 anni di possesso e spostamento residenza).
Nel frattempo (sono passati quasi 9 anni) i miei figli hanno intrapreso attività professionali proprie ed avviato convivenze stabili con le rispettive fidanzate e ciò fa sorgere la necessità di acquisto di altra casa per far conseguire loro una maggiore autonomia abitativa. Date le non ragguardevoli entrate proprie dei figli tutte le operazioni finanziarie per i passaggi di proprieta e acquisto nuova abitazione saranno effettuate con risorse economiche mie. Nel caso concreto il figlio maggiore ( con soldi miei, fatti transitare sul suo conto) dovrebbe acquistare dal minore il 50% della casa originaria fruendo del beneficio prima casa, trattandosi di unione di quote. Il figlio minore con il ricavato della vendita (e con integrazione di altri soldi miei) dovrebbe acquistare la casa dove andrebbe ad abitare , ubicata nello stesso comune di attuale residenza, fruendo del benefici prima casa essendosi spogliato della proprietà della quota originaria , fruendo altresi del credito di imposte pagate 9 anni fa. Quindi i quesiti sono i seguenti:
1. è conforme alla attuale normativa fiscale questo procedimento di compravendite immobiliari?
2. il figlio minore potrebbe fruire dei benefici di prima casa anche se non sposta la residenza nella casa acquistata, ma continua ad avere residenza nello stesso comune (cioè potrebbe anche acquistare casa affittata o nuda proprietà che gli inibisce l'utilizzo immediato) ?
3. Sussistono controindicazioni da parte dell’ADE nel fornire la provvista dei soldi da parte del genitore per la realizzazione delle compravendite in argomento , essendo intestate a soggetti con redditi dichiarati non compatibili coi valori di acquisto?
Ringrazio e attendo esimio parere dei frequentatori del forum.
Allora, nel 2012 poiché entrambi i miei figli studiavano all’Università ho acquistato una casa intestandola a loro al 50% ciascuno coi benefici dela prima casa(in cui hanno preso regolare residenza e dove tuttora vivono, con ciò soddisfacendo il vincolo di oltre 5 anni di possesso e spostamento residenza).
Nel frattempo (sono passati quasi 9 anni) i miei figli hanno intrapreso attività professionali proprie ed avviato convivenze stabili con le rispettive fidanzate e ciò fa sorgere la necessità di acquisto di altra casa per far conseguire loro una maggiore autonomia abitativa. Date le non ragguardevoli entrate proprie dei figli tutte le operazioni finanziarie per i passaggi di proprieta e acquisto nuova abitazione saranno effettuate con risorse economiche mie. Nel caso concreto il figlio maggiore ( con soldi miei, fatti transitare sul suo conto) dovrebbe acquistare dal minore il 50% della casa originaria fruendo del beneficio prima casa, trattandosi di unione di quote. Il figlio minore con il ricavato della vendita (e con integrazione di altri soldi miei) dovrebbe acquistare la casa dove andrebbe ad abitare , ubicata nello stesso comune di attuale residenza, fruendo del benefici prima casa essendosi spogliato della proprietà della quota originaria , fruendo altresi del credito di imposte pagate 9 anni fa. Quindi i quesiti sono i seguenti:
1. è conforme alla attuale normativa fiscale questo procedimento di compravendite immobiliari?
2. il figlio minore potrebbe fruire dei benefici di prima casa anche se non sposta la residenza nella casa acquistata, ma continua ad avere residenza nello stesso comune (cioè potrebbe anche acquistare casa affittata o nuda proprietà che gli inibisce l'utilizzo immediato) ?
3. Sussistono controindicazioni da parte dell’ADE nel fornire la provvista dei soldi da parte del genitore per la realizzazione delle compravendite in argomento , essendo intestate a soggetti con redditi dichiarati non compatibili coi valori di acquisto?
Ringrazio e attendo esimio parere dei frequentatori del forum.