Gli alberi sono proprio nella particella come nel resto della proprietà. Io sono l'acquirente mentre le venditrici penso che stavolta non l'abbiano chiesto perchè il notaio ha espressamente indicato che facendo la fusione non ci sarebbe stata la necessità.Positivo il fatto che vi fosse un'unica recinzione, meglio se gli alberi che si vedono fossero sulla ex particella incriminata.
Certo però che se prima glielo avete chiesto, ora la fusione pare proprio una mossa ad arte per estromettere la prelazione agraria.
Il fosso è del demanio ma il coltivatore diretto confina con la particella dalla parte interna. Nessuno avrebbe voluto eludere il suo diritto di prelazione ma semplicemente per ragioni fiscali (avrei dovuto pagare il 15% allo stato sul terreno agricolo) le venditrici mi sono venute incontro sulle spese da sostenere per l'acquisto e oltretutto essendo la proprietà unica è più corretto che ci sia stata una fusione catastale. Ricordo che il coltivatore ha sempre negato l'interesse addirittura non rispondendo alla raccomandata AR nel 2017 quando c'era stato un interessato all'acquisto; ribadì il suo disinteresse oltretutto proponendo una cifra ridicola per tutta la proprietà. Insomma, cose all'italiana...Mi chiedo: di chi è il fosso? Se si trattasse di un canale pubblico, i terreni sono da considerarsi NON confinanti tra loro (e quindi non ci sarebbe diritto di prelazione).
Son dell'idea che la fusione delle particelle sia stata una buona mossa e che effettivamente sia sufficiente per eliminare il diritto di prelazione/riscatto.
Fategli scrivere direttamente dal notaio che ha rogitato (pagandolo per il servizio extra) in modo che il lagnante vicino abbia a mettersi zitto nell'immediato.