nikita1

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Sono un privato, di recente ho acquistato una proprietà che richiede ristrutturazione e modifiche catastali.
Mi sono rivolto ad una geometra, consigliato da conoscenti. A fronte di un preventivo da me considerato eccessivo ho successivamente deciso di non affidarmi alla sua prestazione. I miei rapporti si sono limitati a tre consulenze ed incontri, che hanno portato a due bozze di progetto (di cui una su mie precise indicazioni), un computo metrico e l'accenno ad un preventivo da parte di una ditta di sua scelta.
Preciso che mi sono offerto subito di corrispondere la professionista per il lavoro comunque da lei svolto, come mi sembra giusto e corretto. Ora questa persona pretenderebbe il pagamento di una fattura di € 2.500, ripeto per tre consulenze nel suo ufficio, due bozze di progetto ed un computo metrico. Aggiungo che nessun accordo scritto è intercorso tra di noi.
Vi chiedo come dovrei comportarmi di fronte ad un caso del genere. Grazie.
 

topcasa

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Mi sembra strano che ti abbia fatto una bozza di progetto senza che tu sia stato convinto di dargli incarico. Praticamente il tuo comportamento reiterato l'ha indotto nella convinzione di avere l'incarico. Meglio fargli completare il lavoro e pagarlo
 

nikita1

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Il preventivo mi era stato comunicato in un primo tempo verbalmente, ma già dopo la stesura delle due bozze del progetto. Questo avveniva prima di Pasqua, venerdì scorso ho ritirato il computo metrico redatto e contestualmente mi veniva consegnato il preventivo ufficiale. Durante il weekend ho preso la mia decisione definitiva, che ho comunicato non appena possibile, cioè stamattina.
 

nikita1

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Non ho i benché minimi parametri per valutarlo in maniera adeguata. Ma un paio d'ore al massimo su autocad e forse altrettante per il computo metrico a quel prezzo mi sembrano una follia
 

cafelab

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2500 euro per un progetto a definizione tale da compilare il computo metrico sono pochi e non bastano 2 ore ne per fare un progetto ne tanto meno per un computo metrico.
La colpa non è tua, è stato ingenuo il geometra che forse sperando di conquistare un cliente si è messo a fare tutto il lavoro senza prendere un anticipo.

di cui una su mie precise indicazioni

é *ovvio* che ha fatto un progetto su tue indicazioni su che l'avrebbe dovuto fare?
Quando si progetta, almeno come lo facciamo noi, si ritaglia uno spazio su misura del committente, delle necessita sue e dei suoi familiari, ogni progetto ha una componente artigianale che non si può quantificare a ore
 
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nikita1

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Condivido Cafelab, così dovrebbe essere un approccio professionale ad un progetto. Invece non è questione né di colpe né di ingenuità: di fronte ad un investimento importante ci debba essere un'accurata valutazione, solo uno sprovveduto compra a scatola chiusa.
Quindi affidando un compito importante ed oneroso quale una ristrutturazione è pacifico che io voglia sapere con chi ho a che fare, stabilire un contatto ed infine decidere, almeno nella fase preliminare come in questo caso, se il suo modus operandi è per me soddisfacente e congruo con l'onorario richiesto.
In quanto alla sua presunta buona fede ho risposto con altrettanta buona fede, offrendomi di corrispondere quanto fatto fino adesso.
Infine scusami un artigiano è un artigiano, un artista è un artista, un geometra è un geometra, un architetto è un architetto. Ma anche a non voler essere così settario, quale sarebbe in questo caso quel quid intellettivo non quantificabile profuso su un progetto ideato da altri e nel computo di semplici calcoli aritmetici?
 

cafelab

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Ma questo è più che giusto, sarebbe bene che con il prossimo progettista che interpellerai tu sia molto chiaro:
  1. Ho da spendere: questa cifra
  2. voglio: questo questo e quest'altro
  3. voglio: poter entrare in casa entro tot giorni

quando abbiamo clienti decisi, sicuri delle loro necessità e delle loro finanze lavorare diventa un piacere, tutto è più facile e il progetto viene anche meglio.


Infine scusami un artigiano è un artigiano, un artista è un artista, un geometra è un geometra, un architetto è un architetto. Ma anche a non voler essere così settario, quale sarebbe in questo caso quel quid intellettivo non quantificabile profuso su un progetto ideato da altri e nel computo di semplici calcoli aritmetici?

sono d'accordo, il mio era solo un modo di dire, purtroppo la professione dell'architetto è così vituperata che per farsi capire bisogna paragonarsi a cuochi, chirurghi e artigiani.

Un computo metrico non è banale, è una rogna, deve essere estremamente preciso perchè da quello dipende il rispetto del budget, gli extra e la loro mancanza.

Riconosci il momento in cui l'architetto sta facendo i computi metrici al computer, dal numero di gesti inconsulti che compie in silenzio. Compone tabelle con software dedicati, ma fa uso frequente di post-it dita e pallottoliere da scrivania (perchè con i metodi vecchia maniera si sbaglia meno).
Associando il gesto alle parole ripetute in mente, l'architetto passa in rassegna tutte le piccole voci atte a descrivere (alla moviola) una lavorazione. Demolisce, ricostruisce, pone in opera guaine impermeabilizzanti, isolamenti termici, strato su strato, massetti, sottofondi, collanti speciali, ma, con la paura di dimenticarsi qualcosa, adopera la tecnica mnemonica di associare movimenti fisici diversi a lavorazioni diverse.
Dopo venti minuti lo trovi già in stato di trance, sudato come un ciclista, completamente assorto nel suo computo metrico, che si muove come ‘l’ultimo samurai’, con passi laterali e movimenti lenti e precisi delle braccia, mentre pone in opera una soglia di marmo, previa rimozione della preesistente (compresa la rottura con colpo di karaté e frattura della mano), mentre tira in alto e cala in basso cose diverse

Gli architetti... dovrebbero ammazzarli da piccoli
Matteo Clemente
 
M

mata

Ospite
E' solo che la gente non vuol pagare ciò che non vede, salvo poi farti causa se ti dimentichi o sbagli qualcosa. Occorre fare come mi consigliò un professore all'università: è solo un disegnino? Che ci vorrà a fare due pagine di relazione? Allora se le faccia da sè.
Uno va al bar e paga la pasta (che vede e mangia e paga); uno fa fare un muro all'impresa (che vede e paga): magari il muro non è antisismico però chi lo sa? Il Geometra che ha fatto? L'ingegnere? Ma sono due disegnini, li sanno fare tutti
 

nikita1

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Privato Cittadino
Caro/cara Mari, ripeto per l'ennesima volta che ho sempre inteso corrispondere la prestazione fornita, precisando al contempo ho abbastanza strumenti culturali tali da permettermi di capire il know-how dietro ad un "disegnino" , così come so distinguere un disegnino da un progetto vero e proprio in tutta la sua organicità e complessità. Ma mi vengono da fare due conti: l'opera intellettuale fino ad ora si è espressa in "disegnino" e computo metrico, ammettiamo pure che si tratti del frutto di faticosissime elucubrazioni mentali equiparabili a quelle di un ricercatore del cnr, e che ciascuna abbia richiesto mezza giornata di lavoro, per un totale di 8 ore, facciamo 10 per arrotondare, risulta 2500 : 10= 250 euro all'ora. Neanche un dentista percepisce onorari del genere, eppure fa fronte a spese molto maggiori rispetto alla gestione di un semplice ufficio, quali costosi macchinari, materiale sanitario, personale formato e specializzato. C'è qualcosa che non mi torna, e questo senza neppure ricorrere a facili demagogie come paragoni con il lavoratore od impiegato medio che per guadagnare una cifra simile deve sbattersi per più di un mese...
 

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