Gli statali non si toccano!
Parola della Corte dei Conti.
Con l’abituale linguaggio giuridico involuto e tortuoso, la Corte dei Conti nella sua relazione annuale sui costi del lavoro pubblico ha, infatti, oggi stesso, affermato: “i reiterati tagli lineari agli organici obbligano le amministrazioni a una continua attività di revisione degli assetti organizzativi che impedisce il consolidamento di procedure, competenze e professionalità, con inevitabili riflessi negativi sulla quantità e qualità dei servi erogati”.
I tagli al personale della pubblica amministrazione, per dirla semplice, secondo il Giudice Contabile, peggiorano la qualità dell’erogazione dei servizi pubblici.
Quindi gli statali non si licenziano.
Siete d’accordo su questa analisi e su queste conclusioni?
Ritenente che vent’anni fa, quando gli organici della Pubblica Amministrazione erano strapieni, la “somministrazione” delle prestazioni lavorative pubbliche fossero di qualità più elevata?
Parola della Corte dei Conti.
Con l’abituale linguaggio giuridico involuto e tortuoso, la Corte dei Conti nella sua relazione annuale sui costi del lavoro pubblico ha, infatti, oggi stesso, affermato: “i reiterati tagli lineari agli organici obbligano le amministrazioni a una continua attività di revisione degli assetti organizzativi che impedisce il consolidamento di procedure, competenze e professionalità, con inevitabili riflessi negativi sulla quantità e qualità dei servi erogati”.
I tagli al personale della pubblica amministrazione, per dirla semplice, secondo il Giudice Contabile, peggiorano la qualità dell’erogazione dei servizi pubblici.
Quindi gli statali non si licenziano.
Siete d’accordo su questa analisi e su queste conclusioni?
Ritenente che vent’anni fa, quando gli organici della Pubblica Amministrazione erano strapieni, la “somministrazione” delle prestazioni lavorative pubbliche fossero di qualità più elevata?