I BTP, CCT, CTZ e BOT italiani cominciano ad essere rischiosi, acquistarli sta diventando un azzardo, investire in essi, soprattutto in quelli a scadenza quinquennale o decennale, sta divenendo un comportamento imprudente….
Il loro spread ( differenziale di tasso di interesse ) rispetto ai bond tedeschi sta schizzando verso il 4% e questo significa che la spesa del servizio del debito,da parte del Tesoro italiano,aumenterà sempre di più….( caricandosi del 7% di interessi annui per i BTP decennali ) andando a sommarsi con il notevolissimo debito pubblico pregresso ( il 120% del PIL). Che toccherebbe il 125% ,poi il 130%, poi il 135%....
Ma alla fine la corda potrebbe spezzarsi….
E sarebbero lacrime e sangue per tutti.
Infatti, cosa succederebbe se il mercato finanziario internazionale decidesse che i Bot italiani non siano più affidabili e smettesse di acquistarli e di rinnovarli? Se stabilisse che l’ Italia non potrebbe più onorare il suo, ormai, trentennale debito? Cosa avverrebbe se il mercato finanziario internazionale rifiutasse di rinnovare la sua fiducia all‘ Italia, come ha già fatto per la Grecia? Il 45% del nostro debito è in mano a soggetti bancari, investitori finanziari e fondi comuni, cioè circa 800 miliardi di euro sul totale che è di 1900 miliardi di euro. Gli altri sono in mano alle famiglie.
Chi garantirebbe, eventualmente, circa 800 miliardi di euro allo stato italiano, ipotizzando il peggio?
Quale istituzione internazionale darebbe una mano alla nostra Nazione?
L’UE, la BCE, il Fondo Internazionale?
Nessuno. Il cosiddetto “Fondo Salva Stati” fumosamente e frettolosamente varato dalla UE ha una dotazione di 400 miliardi di euro che dovrebbe garantire complessivamente il debito irlandese quello greco, il portoghese lo spagnolo l’ italiano, il belga…. Ma se consideriamo che il debito italiano è maggiore della somma di quello greco, portoghese, spagnolo, irlandese…
Una dotazione che non ci garantisce per nulla.
La BCE tra l‘altro, per regolamento, non può acquistare Certificati di debito degli Stati nazionali che SIANO STATI RIFIUTATI DAL MERCATO FINANZIARIO INTERNAZIONALE.
Questa normativa è un bel guaio perché significa che la BCE non può venire in aiuto all’ Italia in caso di grave crisi monetaria e di liquidità. Notate la differenza: la Banca degli Stati Uniti ma anche quella d' Inghilterra, potrebbero, in casi di grave crisi di liquidità, acquistare i Bot rimasti invenduti sul mercato finanziario dei titoli, monetizzando il debito, cioè stampando nuove e aggiuntive banconote di corso corrente.
La Banca Comune Europea non ha la possibilità di farlo e allora gli eventuali Bot invenduti rimarrebbero sul gozzo dell' Italia diventando carta straccia. E lo Stato, non potendo onorare il proprio debito e non potendo stampare in modo autonomo carta moneta, dovrebbe dichiarare il fallimento sovrano. Una possibilità che fa scorrere brividi freddi lunga la schiena.
Allora se questa è la situazione, se i nostri risparmi liquidi depositati in banca potrebbero rischiare qualche insolvibilità, perché non iniziano gli agenti immobiliari a convincere i propri clienti ad investire in immobili?
Perché non iniziare ad indurli in …tentazione?
Perché non inserire una pulce nel loro orecchio?
Con calma, in modo sommesso, articolando un ragionamento che parta da lontano, ma con una certa determinazione, chiarezza ed incisività...
In caso di gravi crisi, i "solidi" hanno sempre fatto la loro brava figura, salvando i proprietari da un rovescio, mentre i liquidi...
pop
Aggiunto dopo 2 minuti minuti...
tar
Il loro spread ( differenziale di tasso di interesse ) rispetto ai bond tedeschi sta schizzando verso il 4% e questo significa che la spesa del servizio del debito,da parte del Tesoro italiano,aumenterà sempre di più….( caricandosi del 7% di interessi annui per i BTP decennali ) andando a sommarsi con il notevolissimo debito pubblico pregresso ( il 120% del PIL). Che toccherebbe il 125% ,poi il 130%, poi il 135%....
Ma alla fine la corda potrebbe spezzarsi….
E sarebbero lacrime e sangue per tutti.
Infatti, cosa succederebbe se il mercato finanziario internazionale decidesse che i Bot italiani non siano più affidabili e smettesse di acquistarli e di rinnovarli? Se stabilisse che l’ Italia non potrebbe più onorare il suo, ormai, trentennale debito? Cosa avverrebbe se il mercato finanziario internazionale rifiutasse di rinnovare la sua fiducia all‘ Italia, come ha già fatto per la Grecia? Il 45% del nostro debito è in mano a soggetti bancari, investitori finanziari e fondi comuni, cioè circa 800 miliardi di euro sul totale che è di 1900 miliardi di euro. Gli altri sono in mano alle famiglie.
Chi garantirebbe, eventualmente, circa 800 miliardi di euro allo stato italiano, ipotizzando il peggio?
Quale istituzione internazionale darebbe una mano alla nostra Nazione?
L’UE, la BCE, il Fondo Internazionale?
Nessuno. Il cosiddetto “Fondo Salva Stati” fumosamente e frettolosamente varato dalla UE ha una dotazione di 400 miliardi di euro che dovrebbe garantire complessivamente il debito irlandese quello greco, il portoghese lo spagnolo l’ italiano, il belga…. Ma se consideriamo che il debito italiano è maggiore della somma di quello greco, portoghese, spagnolo, irlandese…
Una dotazione che non ci garantisce per nulla.
La BCE tra l‘altro, per regolamento, non può acquistare Certificati di debito degli Stati nazionali che SIANO STATI RIFIUTATI DAL MERCATO FINANZIARIO INTERNAZIONALE.
Questa normativa è un bel guaio perché significa che la BCE non può venire in aiuto all’ Italia in caso di grave crisi monetaria e di liquidità. Notate la differenza: la Banca degli Stati Uniti ma anche quella d' Inghilterra, potrebbero, in casi di grave crisi di liquidità, acquistare i Bot rimasti invenduti sul mercato finanziario dei titoli, monetizzando il debito, cioè stampando nuove e aggiuntive banconote di corso corrente.
La Banca Comune Europea non ha la possibilità di farlo e allora gli eventuali Bot invenduti rimarrebbero sul gozzo dell' Italia diventando carta straccia. E lo Stato, non potendo onorare il proprio debito e non potendo stampare in modo autonomo carta moneta, dovrebbe dichiarare il fallimento sovrano. Una possibilità che fa scorrere brividi freddi lunga la schiena.
Allora se questa è la situazione, se i nostri risparmi liquidi depositati in banca potrebbero rischiare qualche insolvibilità, perché non iniziano gli agenti immobiliari a convincere i propri clienti ad investire in immobili?
Perché non iniziare ad indurli in …tentazione?
Perché non inserire una pulce nel loro orecchio?
Con calma, in modo sommesso, articolando un ragionamento che parta da lontano, ma con una certa determinazione, chiarezza ed incisività...
In caso di gravi crisi, i "solidi" hanno sempre fatto la loro brava figura, salvando i proprietari da un rovescio, mentre i liquidi...
pop
Aggiunto dopo 2 minuti minuti...
tar