Siete nel vostro ufficio. Sono le nove di sera di giovedì 5 Gennaio 2012. La giornata lavorativa, durata circa 12 ore, volge finalmente al termine.
Fuori pioviggina e c’è una nebbia che sta fastidiosamente salendo dal suolo.
Siete solo, seduto dietro la scrivania, appoggiato allo schienalo della poltrona, con entrambe le mani dietro le nuca. La segretaria part-time è andata via già da un pezzo.
Siete molto stanco. Letteralmente gravato dalla fatica e con qualche linea di febbre. La testa quasi vi brucia. Respirate quasi in affanno. Avete la lingua quasi impastata, la vostra bocca mastica amaro.
Avete una gran voglia di una doccia calda e di un brodo bollente con un po’ di tortellini a bagno.
Che giornata campale quella appena finita!
Oggi vi siete sobbarcato una quindicina decina di visite in un paio di appartamenti e molti hanno telefonato per chiedere notizie su altri immobili che sono nella mostra di sé nella vostra vetrina e nel vostro sito web.
Tante conversazioni, alcuni colloqui più approfonditi con clienti interessati ad alcuni appartamenti che state cercando di vendere, tante chiacchiere ma, alla fine della lunga giornata di lavoro, non avete portato a casa neanche un euro.
Il piatto piange. Per tranquillizzarvi vi accendete una sigaretta. La quinta della giornata.
E già, questa situazione si ripete uguale per tanti, troppi giorni dell’anno. Si lavora, si butta sangue ma, alla fine della giornata, nel portafoglio rimangono le ragnatele...
Maledizione!
Bisogna sempre sperare nell’individuazione del cliente “giusto” da abbinare alla casa “giusta”. Senza la celebrazione di questo tipo di “matrimonio” inutile sperare in guadagni che piovino dal cielo. Anche sotto la Befana. Nel suo sacco non si sono di questi doni, purtroppo!
Gli affari, in verità, non è che vadano proprio male ma, a volte, sembra di stare a raccogliere l’acqua del pozzo col cesto di vimini. Alla fine, quando si tira faticosamente su la corda con attaccato il canestro, la stragrande maggioranza dell’acqua è ricaduta giù nel fondo del pozzo e rimangono a disposizione poche gocce per alleviare una grande sete. Di soldi e di appagamenti morali.
Insomma si fatica per 100 per poter raccogliere, al massimo, 10.
Questa è la vita grama ma affascinante del mediatore di case! Un lavoro che si fa sempre più amaro.
Una professione che fa toccare con mano la volubilità del destino dell’essere umano. Che fa sentire appieno la sua instabilità esistenziale.
Una continua corsa, un ininterrotto stress. E poi seccature, bollette, tasse, imposte, rate, “regali” legislativi, obblighi di aggiornamento, spese impreviste, la lontananza dello Stato, e persino, ed è la cosa che fa più male, l’incomprensione ingiusta della gente.
Va bè, inutile piangere sul latte versato...Sono quasi le ventuno e dieci, bisogna affrettarsi...
Domani è l’Epifania. Che bello quando si era bambino e si aspettava e si desiderava l’arrivo di questo giorno perché la nobiltà munifica di una vecchietta che passava dal camino per venirti a trovare durante il sonno era più vera della vita vera! Una condizione di vita compiuta e realizzata che nessuna vendita, nessuna generosa provvigione, potrà mai rendere pari e replicare!
Ah vita! Ah vita, come sei dura ma come ti voglio bene anche se mi hai per sempre strappato l’illusione della Befana!
Adesso state spegnendo la sigaretta, fumata a metà, premendola con forza contro il portacenere di porcellana di Capodimonte che biancheggia sulla scrivania, entrate nel piccolo bagno che avete dietro la scrivania, vi slacciate la cravatta, vi togliete la camicia di lino, vi rinfrescate un po’, vi sciacquate le ascelle e poi la faccia con acqua fredda e sapone liquido e vi guardate allo specchio mentre vi ravviate con un pettinino una chioma piuttosto untuosa e forforosa…
Ecco, fermiamoci a questo punto.
In questa precisa situazione, mentre vi state scrutando attentamente davanti allo specchio, passandovi le dita sulle borse sotto gli occhi, qual è la sorpresa positiva e risolutiva che vorreste trovare nel sacco della Befana per poter districare e risolvere alcuni dei vostri problemi?
Non sarebbe bello e commovente se la Befana vi portasse ancora tanti bei regali, porgendoli con il sorriso della vostra mamma?
Fuori pioviggina e c’è una nebbia che sta fastidiosamente salendo dal suolo.
Siete solo, seduto dietro la scrivania, appoggiato allo schienalo della poltrona, con entrambe le mani dietro le nuca. La segretaria part-time è andata via già da un pezzo.
Siete molto stanco. Letteralmente gravato dalla fatica e con qualche linea di febbre. La testa quasi vi brucia. Respirate quasi in affanno. Avete la lingua quasi impastata, la vostra bocca mastica amaro.
Avete una gran voglia di una doccia calda e di un brodo bollente con un po’ di tortellini a bagno.
Che giornata campale quella appena finita!
Oggi vi siete sobbarcato una quindicina decina di visite in un paio di appartamenti e molti hanno telefonato per chiedere notizie su altri immobili che sono nella mostra di sé nella vostra vetrina e nel vostro sito web.
Tante conversazioni, alcuni colloqui più approfonditi con clienti interessati ad alcuni appartamenti che state cercando di vendere, tante chiacchiere ma, alla fine della lunga giornata di lavoro, non avete portato a casa neanche un euro.
Il piatto piange. Per tranquillizzarvi vi accendete una sigaretta. La quinta della giornata.
E già, questa situazione si ripete uguale per tanti, troppi giorni dell’anno. Si lavora, si butta sangue ma, alla fine della giornata, nel portafoglio rimangono le ragnatele...
Maledizione!
Bisogna sempre sperare nell’individuazione del cliente “giusto” da abbinare alla casa “giusta”. Senza la celebrazione di questo tipo di “matrimonio” inutile sperare in guadagni che piovino dal cielo. Anche sotto la Befana. Nel suo sacco non si sono di questi doni, purtroppo!
Gli affari, in verità, non è che vadano proprio male ma, a volte, sembra di stare a raccogliere l’acqua del pozzo col cesto di vimini. Alla fine, quando si tira faticosamente su la corda con attaccato il canestro, la stragrande maggioranza dell’acqua è ricaduta giù nel fondo del pozzo e rimangono a disposizione poche gocce per alleviare una grande sete. Di soldi e di appagamenti morali.
Insomma si fatica per 100 per poter raccogliere, al massimo, 10.
Questa è la vita grama ma affascinante del mediatore di case! Un lavoro che si fa sempre più amaro.
Una professione che fa toccare con mano la volubilità del destino dell’essere umano. Che fa sentire appieno la sua instabilità esistenziale.
Una continua corsa, un ininterrotto stress. E poi seccature, bollette, tasse, imposte, rate, “regali” legislativi, obblighi di aggiornamento, spese impreviste, la lontananza dello Stato, e persino, ed è la cosa che fa più male, l’incomprensione ingiusta della gente.
Va bè, inutile piangere sul latte versato...Sono quasi le ventuno e dieci, bisogna affrettarsi...
Domani è l’Epifania. Che bello quando si era bambino e si aspettava e si desiderava l’arrivo di questo giorno perché la nobiltà munifica di una vecchietta che passava dal camino per venirti a trovare durante il sonno era più vera della vita vera! Una condizione di vita compiuta e realizzata che nessuna vendita, nessuna generosa provvigione, potrà mai rendere pari e replicare!
Ah vita! Ah vita, come sei dura ma come ti voglio bene anche se mi hai per sempre strappato l’illusione della Befana!
Adesso state spegnendo la sigaretta, fumata a metà, premendola con forza contro il portacenere di porcellana di Capodimonte che biancheggia sulla scrivania, entrate nel piccolo bagno che avete dietro la scrivania, vi slacciate la cravatta, vi togliete la camicia di lino, vi rinfrescate un po’, vi sciacquate le ascelle e poi la faccia con acqua fredda e sapone liquido e vi guardate allo specchio mentre vi ravviate con un pettinino una chioma piuttosto untuosa e forforosa…
Ecco, fermiamoci a questo punto.
In questa precisa situazione, mentre vi state scrutando attentamente davanti allo specchio, passandovi le dita sulle borse sotto gli occhi, qual è la sorpresa positiva e risolutiva che vorreste trovare nel sacco della Befana per poter districare e risolvere alcuni dei vostri problemi?
Non sarebbe bello e commovente se la Befana vi portasse ancora tanti bei regali, porgendoli con il sorriso della vostra mamma?
in questi ultimi post Graf ha messo due o tre perle.. nomea, untuoso, forfora, borse, ascelle 
