poi uno si chiede il perchè della fuga dai mediatori........ma non esiste che uno si porti a casa un malloppo del genere...suvvia.......in sostanza tu confermi che chi fa da sè fa per tre(%).........
Non e' obbligatorio avvalersi di intermediazioni.
Se guardare e conteggiare le entita' destinate alle tasche dell'intermediario, risulta essere tanto insopportabile, meglio intraprendere arrischiando, facendo senza.
L'acquirente, salvo particolari pattuizioni, paga sempre il tre x cento.
Difficilmente paghera' di piu' ed ha ragione.
Sta pagando un prezzo pieno.
Diversi sono invece, i rapporti e gli intendimenti possibili, con parte venditrice, scaturendi dagli obbiettivi che questi si sono posti, nell'utilizzo di quel determinato ricavo generato.
Nell'intermediazione e per le sue entita' di commissioni, non esiste il troppo o il troppo poco.
Bensi' "quell'abbastanza" che le parti pattuiscono tra loro.
In una storia recente, durante una collaborazione con un "pesce grosso" locale, mi e' capitato in un contesto di permuta di case completamente da riqualificare, di intermediare a piu' riprese, reperendo acquirenti, per oggetti di vendita ceduti a "pezzi".
Ovvero ceduti a piu' soggetti che acquistano nello stesso luogo.
Considerato che i soggetti venditori fossero due, a conti fatti, nell'operazione, il pesce grosso ha intascato piu' di ciascun venditore.
Manco fosse un effettivo proprietario.
Guardando nelle mie tasche, stante l'entita' delle mie mediazioni, che in un ordine totale tra ciascuna parte, risultava essere per la totale operazione, in ordine al dieci x cento, nulla da eccepire su quel bizzarro operato.
In sede di definitiva sottoscrizione degli atti, sospettavo di non trovare espressioni di felicita' e di giubilo, in capo ai venditori.
Invece mi sbagliavo.
Erano contentissimi.
Pesci grossi e pesci piccoli, venditori ed acquirenti tutti in piena sintonia.
Abbiamo aperto un panettone e stappato una bottiglia.
Buon Natale e felice anno nuovo.