Grazie delle risposte, entrambi avete citato il termine "salvo patti contrari". Parlando con un promissario siamo andati a verificare i suoi incartamenti e dal verbale di consegna dell'appartamento (in carta semplice, firmato dal geometra dell'impresa e dal promissario stesso nel maggio 2012) si legge "... secondo quanto previsto dal contratto preliminare di compravendita dalla data odierna in avanti sono a totale carico tutti gli oneri e gli utili, nessuno escluso, derivanti dal possesso dell'unità immobiliare ivi comprese le imposte attualmente in vigore (ICI). ..." Secondo il promissario questa è una frase vessatoria ... non si trasferisce il possesso di un bene immobile con una scrittura privata, nè di conseguenza possono essere trasferiti così i suoi oneri e tantomeno i suoi utili. In secondo luogo il preliminare imponeva il trasferimento di proprietà a dicembre 2012 . Il promissario afferma "io adempirò ai miei impegni quando l'impresa adempirà i suoi" (nello specifico o il rogito o l'emissione di garanzie fidejussorie a completa copertura degli acconti prezzo già versati che per 2 promissari sono pari al 90% del prezzo pattuito). Nel frattempo "compensano" i debiti derivanti dall'utilizzo dei servizi comuni (es. acqua) che devono al condominio per il tramite della proprietà con i crediti (acconti prezzo) non coperti dalla fidejussione. Se siete arrivati a questo punto della lettura, senza annoiarvi, la domanda che pongo è: come vi comportereste nei due casi, (nel primo promissari e nel secondo condomini proprietari)?
Grazie della pazienza e delle eventuali risposte.