stefano cona
Nuovo Iscritto
Salve a tutti,
vorrei sottoporvi una mia preoccupazione.
Ho firmato per accettazione una proposta di acquisto con la quale mi impegnavo a fornire al compratore una serie di documenti, tra cui il CERTIFICATO di ABITABILITA'
Ero infatti certo che trattandosi di un apparttamento in una palazzina costruita negli anni sessanta ( inizio) dalla GESCAL detto certificato esistesse e fosse in possesso dell'Amministratore.
Purtroppo non si riesce a capire se questo certificato esista o meno, poichè l'Amministratore mi ha detto di non averlo mai posseduto.
Dato che l'anticipo ricevuto alla firma dell'accettazione della proposta di acquisto ha natura di caparra confirmatoria, vorrei sapere se nel caso il compratore, nonostante la mia buona fede ( ripeto ,trattasi di una palazzina della Gescal venduta nel tempo nei singoli appartamenti agli assegnatari degli stessi e poi negli anni divenuta oggetto di ulteriori compravendite tra terzi) insistesse a pretendere il certificato di abitabilità, impossibile a richiedere ora a distanza di oltre quaranta anni, io oltre alla restituzione della caparra dovrei raddoppiare la somma della stessa per mancato soddisfacimento o no.
Con l'occesione chiedo anche se esista qualche soluzione a questo problema ( l'ottenimento del certificato di abitabilità della palazzina) che il notaio stesso mi ha detto essere difficilissimo se non impossibile a risolversi.
Grazie
vorrei sottoporvi una mia preoccupazione.
Ho firmato per accettazione una proposta di acquisto con la quale mi impegnavo a fornire al compratore una serie di documenti, tra cui il CERTIFICATO di ABITABILITA'
Ero infatti certo che trattandosi di un apparttamento in una palazzina costruita negli anni sessanta ( inizio) dalla GESCAL detto certificato esistesse e fosse in possesso dell'Amministratore.
Purtroppo non si riesce a capire se questo certificato esista o meno, poichè l'Amministratore mi ha detto di non averlo mai posseduto.
Dato che l'anticipo ricevuto alla firma dell'accettazione della proposta di acquisto ha natura di caparra confirmatoria, vorrei sapere se nel caso il compratore, nonostante la mia buona fede ( ripeto ,trattasi di una palazzina della Gescal venduta nel tempo nei singoli appartamenti agli assegnatari degli stessi e poi negli anni divenuta oggetto di ulteriori compravendite tra terzi) insistesse a pretendere il certificato di abitabilità, impossibile a richiedere ora a distanza di oltre quaranta anni, io oltre alla restituzione della caparra dovrei raddoppiare la somma della stessa per mancato soddisfacimento o no.
Con l'occesione chiedo anche se esista qualche soluzione a questo problema ( l'ottenimento del certificato di abitabilità della palazzina) che il notaio stesso mi ha detto essere difficilissimo se non impossibile a risolversi.
Grazie