torodibaggio49

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Grazie Sig. Antonello per la rapidissima risposta. Il dubbio nasce dal fatto che se l'abitabilità del 1953 era riferita-con tanto di referto USLL- a mq. 120 ed un sol bagno, mentre ora la casa è di 160 mq (2 BAGNI + una camera + un garage).
Spero di non avere intoppi x futuro rogito.
 

Antonello

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Preciso ancora che sempre nel 1987 era stato rilasciato permesso di costruire dal comune per gli ampliamenti e modifiche interne- dopo il condono per le aggiunte di cui sopra.

Se la tua precisazione è corretta, la concessione edilizia in sanatoria contempla anche l'agibilità.
Quindi tutto in regola.
 

donatella 75

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è valida... ma a me risulta che ogni qualvolta si vanno a modificare impianti e ampliamenti, teoricamente andrebbe richiesta... ma non lo fa nessuno...! mi piacerebbe avere conferma da un geometra se c'è!!!
a me avevano spegato così....
 

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certo, per vincolare io intendevo una clausola sospensiva per immobile conforme.
se il certificato c'e', tanto meglio altrimenti amici come prima e cerco un immobile " a posto".

Il problema è che non ne trovi, qui le case dotate di certificao di agibilità sono vere mosche bianche. La situazione è talmente diffusa da essere praticamente la norma.
 

irma

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Legge 28 febbraio 1985, n. 47 art. 35. comma 19: A seguito della concessione o autorizzazione in sanatoria viene altresì rilasciato il certificato di abitabilità o agibilità .....
E' strano che le modifiche siano state condonate nel 1986 e chiesto il permesso di costruire nel 1987, sono state fatte altre modifiche nel 1987? Dovresti tornare all'Ufficio tecnico del comune e richiederre la busta della Pratica Edilizia del 1987, se è quella relativa al condono troverai sicuramente la relativa abitabilità e agibilità per il garage.
 

stefano cona

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Ritorno per ringraziare tutti e per aggiungere una osservazione di fondo.

Un giudice, che è rappresentante di un Organo dello Stato mi può condannare perchè non posseggo un documento che lo Stato stesso ( attraversdo un suo Ente INA CASA prima e GESCAL poi) era tenuto a fornire e non ha mai fornito?
Sempre che non esista il certficato di abitabilità ( si consideri che l'informatizzazioned di tutti i fabbricatio di Roma dopo il 1934 è più un'utopia che iuna realtà e quindi diviene difficile accertare con sicurezza l'esistenza o meno del certificato)

Insomma il primo compratore ha comprato dallo Stato con la formula Costruzione ante 1967 il secondo pure ed il terzo ( mia madre nel 1989 idem)

Mi chiedo e vi chiedo se un ricorso individuale o collettivo da parte di tutti i proprietari di case costruite dallo Stato non possa essere accolto e far modificare una legge che non ha riscontro alcuno con lo stato di fatto esistente.

Ovviamente solo per farte "filosofia" vi sottopongo questo quesito, ma sarebbe interessante per me conoscere la vostra opinione.

Intanto io mi rassegno al mio destino e pagherò quello che dovrò pagare.
Però lo ritengo altamente ingiusto, poichè la legge va rispettata ma va anche interpretata nelle sue contarddizioni appariscenti ( come in questo caso in cui è implicato lo Stato)

Accettate con l'occasione i miei complimenti per la vostra disponibilità e preparazione.
stefano
 

Antonello

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Ovviamente solo per farte "filosofia" vi sottopongo questo quesito, ma sarebbe interessante per me conoscere la vostra opinione.

Rimarrà teorica filosofia ed in concreto difficilmente si farà qualcosa.
Pensa che ci sono tantissime aziende che falliscono perchè lo Stato non gli paga i lavori o i servizi prestati.
 

stefano cona

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Sì Antonello, ma in quel caso la natura del rapporto è diversa in quanto lo Stato è cliente e il "cittadino imprenditore.
Nel caso che io porpongo lo Stato mi sta chiedendo qualcosa che Esso Stesso doveva rilasciarmi e NON mi ha rilasciato quando ESSO Stesso aveva stabilito che andava rilasciato.
La Richiesta è palesemente ILLEGITTIMA, poichè è una sorta di Comma 22.
Non c'è rapporto di prestazione di lavoro e non ricade nell'area di accordi commerciali "elastici" ( tempi di pagamento della fornitura)
Mi chiedo se un Magistrato in cerca di produrre legislazione non sarebbe interessato ad un simile quesito che , se risolto, potrebbe regolarizzare migliaia ( se non milioni) di situazioni "fuori legge"

il Codacons potrebbe essere interessatgo a sollevare la questione? dico il Codacons perchè è il primo organismo che mi viene in mente, ma forse ce ne sono altri che potrebbero avere un interesse più diretto e specifico.

Grazie di nuovo per questo scambio
stefano
 

Antonello

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il Codacons potrebbe essere interessatgo a sollevare la questione?

Potrebbe con una class action.
Ma poichè interessa solo ed esclusivamente una piccola parte del popolo, per esperienza ti posso già garantire che sarà una fatica ed una spesa inutile.
Quello che tu auspichi lo puoi ottenere in uno Stato di diritto.
E non dire che viviamo in uno stato di diritto, chè lo avresti già ottenuto (di diritto)
 

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