Beniamino

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Riponi le armi. Non ci sarà niente che potrà cambiare. Non sarà un Governo di colore diverso che cambierà le cose. Cambierà solo il loro nome. Finiti i canti di vittoria tutto tornerà come prima. I parlamentari saranno gli stessi; stesse auto blu; stessa corruzione; stessi italiani che tirano a campare. Ciascuno si guarderà intorno e penserà che in fondo in fondo gli poteva anche andare peggio.
 

massimoca

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beh, io non pensavo ad un colore diverso al governo.
Nella mia, come dire, utopia pensavo ad un cambiamento radicale di rappresentanza.
Oggi come oggi di pupazzi al governo ed alla opposizione ce ne sono tanti ..... il vero politico è morto.
Adesso è nato il business della politica, adesso ci si vuole arricchire anchein breve tempo, e sfruttare il più possibile questa crisi o pseudo crisi che ci avvolge,.,
C'è un lungo tunnel, e di luce, là infondo, non se ne vede.
Che dici, Beniamino, pensi che potrebbe andare peggio?
Massimo:fiore:
 

Beniamino

Nuovo Iscritto
Per la mia natura dico di no. Io sono un ottimista che talvolta rasenta l'illusione. mettermi in nuove attività a 67 anni è da illusi. Tuttavia mi do da fare perché credo che non si debba mai rassegnarsi. Mai! Io sono ateo e credo che 'questa vita' sia l'unico patrimonio che il caso ci ha dato di possedere e va sfruttato fino in fondo.

Ma sulla politica in Italia sono assolutamente pessimista. L' Italia a fatto il famoso boom economico grazie ai soldi che De gasperi andò aprendere in america. Ma li ha sperperati per un mito effimero. Non appena la crisi ci ha stretto, come in questo caso, siamo caduti in ginocchio. Fino ad ora ci siamo rialzati, ma il mondo fino ad ora non era globalizzato. Ora sarà un continuo razzolare in fondo alla botte, impoverendo chi è già povero e arricchendo ancor più chi è già ricco.
 

massimoca

Membro Assiduo
Agente Immobiliare
d'accordo Beniamino..... siamo quasi coetanei, e , forse, questa è la motivazione tua e mia.
Però mi ricordo ( era il '68) che i giovani fecero tanto allora, ed ottennero anche...... non ci sono più giovani o non ci sono più quei giovani?
 

Beniamino

Nuovo Iscritto
Caro mio, i giovani ci sono eccome! Forse a modo loro hanno in cuore le stesse cose che avevamo noi. Ma è molto diverso il contesto.
Io ricordo bene come fosse facile trovare da lavorare volendo impegnarsi. Non ho mai fatto un giorno senza lavorare dal 1° luglio 1961 fino alla pensione nel giugno 2010 (49 anni di lavoro). Mai un giorno da disoccupato. Oggi i giovani non hanno prospettive. O meglio: non hanno quelle che vorrebbero. Questo li rende fatalisti, demoralizzati, disillusi.
Io ho messo su l'agenzia per mio figlio (lui si diplomato) e un suo amico col patentino, perché altrimenti non sapeva cosa fare ed era demoralizzato. Ho una figlia che ha finito gli esami della specialistica con pieni voti, ma il suo prof le ha detto che col suo curriculum potrebbe pensare all'insegnamento all'estero.

Io ho una gran paura per il futuro dei giovani. Anche quello che sta succedendo a Londra ha a che vedere con la crisi. Fortuna che da noi per ora (ma fino a quando?) non ci sono quelle manifestazioni...
 

Beniamino

Nuovo Iscritto
Aspetta, non manca molto.

Già... Speriamo di no, dai!

Fra l'altro i cittadini, negozianti e le attività commerciali che verrebbero inevitabilmente danneggiate dai disordini non potrebbero contare sui celeri rimborsi dei dannni, come invece il Governo inglese ha promesso ai suoi. Da noi gli atti vandalici procurati da sommosse sono quasi sempre espressamente esclusi dalle polizze assicurative. Da noi per atto vandalico intendono il graffio che un ragazzino può fare alla carrozzeria.
 

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