Se Beniamino Passasuonando, un aitante giovanotto di belle speranze di 21 anni, diplomato come Geometra con una buona media, desidera fortemente diventare agente immobiliare, perché, come dice lui, “io le case ce l’ ho nel sangue” e non si prefigura nessun’ altra alternativa lavorativa – “o intermedio case ed aziende oppure, in alternativa, medio aziende e case” – come si dovrebbe comportare, se vuole rispettare tutte le disposizioni legislative e regolamentari in materia di mediazione immobiliare, tenendo presente che necessiterebbe di lavorare subito e di portare qualche euro a casa, in quanto da poco orfano di padre e con madre a servizio part - time presso un ristorante?
Potrebbe, il nostro Beniamino Passasuonando, iniziare a lavorare nel settore dell’intermediazione immobiliare IN PIENA LEGALITA’, guadagnando il giusto, e, nel frattempo, frequentare il corso professionalizzante e tentare, quindi, di superare l’esame di idoneità presso la Camera di Commercio?
Oppure deve, per forza, rimanere fermo, parcheggiato a casa, per circa un anno, per essere ottimisti, mettersi a sgobbare sui libri, frequentare il corso e sostenere l’agognato esame di idoneità, sperando di superalo alla prima botta? Rimandando qualsiasi possibilità di farsi le ossa, di acquisire un minimo di esperienza e di cominciare a guadagnare, a “dopo”?
Viceversa, sarà costretto, obbligatoriamente, a diventare un “abusivo temporaneo” se vuole legare il pranzo alla cena e, contemporaneamente, tentare la carriera nel mondo immobiliare?
La legge n.39 del 1989 e successive modificazione cosa prevede in proposito?
Cosa ne pensano, della questione, gli autorevoli esperti che frequentano Immobilio?
Ritenete che, il nostro giovane ed entusiasta aspirante mediatore, sarà facile preda di qualche franchising dal "format" disinvolto?
Diventerà, Beniamino Passasuonando, fra qualche anno, tesserato ANAMA?
Cosa consigliarli, di pratico e di intelligente, affinchè diventi, in futuro, associato FIMAA o FIAIP?
Potrebbe, il nostro Beniamino Passasuonando, iniziare a lavorare nel settore dell’intermediazione immobiliare IN PIENA LEGALITA’, guadagnando il giusto, e, nel frattempo, frequentare il corso professionalizzante e tentare, quindi, di superare l’esame di idoneità presso la Camera di Commercio?
Oppure deve, per forza, rimanere fermo, parcheggiato a casa, per circa un anno, per essere ottimisti, mettersi a sgobbare sui libri, frequentare il corso e sostenere l’agognato esame di idoneità, sperando di superalo alla prima botta? Rimandando qualsiasi possibilità di farsi le ossa, di acquisire un minimo di esperienza e di cominciare a guadagnare, a “dopo”?
Viceversa, sarà costretto, obbligatoriamente, a diventare un “abusivo temporaneo” se vuole legare il pranzo alla cena e, contemporaneamente, tentare la carriera nel mondo immobiliare?
La legge n.39 del 1989 e successive modificazione cosa prevede in proposito?
Cosa ne pensano, della questione, gli autorevoli esperti che frequentano Immobilio?
Ritenete che, il nostro giovane ed entusiasta aspirante mediatore, sarà facile preda di qualche franchising dal "format" disinvolto?
Diventerà, Beniamino Passasuonando, fra qualche anno, tesserato ANAMA?
Cosa consigliarli, di pratico e di intelligente, affinchè diventi, in futuro, associato FIMAA o FIAIP?