Cari Colleghi ,
il tema lanciato da Caserta è interessante e va letto alla luce delle singole prerogative professionali e di sviluppo delle reciproche attività.
Il geometra, va riconosciuto, il più delle volte è un professionista serio e preparato che riceve dai suoi committenti incarichi tecnici su varie tematiche: catastali, progettuali, transazioni nelle successioni, divisioni e pratiche amministrative in genere.
Per legge il Geometra non solo deve ottenere il diploma ma per lavorare deve superare un esame di stato dopo 2 anni di pratica professionale. Non vi possono essere "geometri abusivi" in quanto il sistema normativo prevede che ogni azione del professionista sia esplicitata attraverso il riconoscimento del ruolo (timbro, n. iscrizione etc.) e della funzione (firma sui progetti, DIA, certificati, al catasto etc.).
Di certo vi è che il geometra è meno preparato dell'agente immobiliare nelle stime e nelle fasi di trattativa commerciale finalizzata alla compravendita immobiliare , locazioni e cessioni d'azienda.
Ma che lo stesso non possa svolgere un'attività di assistenza per il committente che lo incarica questo credo sia fuori luogo.
Di datti il suo compenso non sarà mai configurabile come una provvigione (ex art. 1754 e 1755 cod.civ.) anzi: ciò gli è vietato!
Il geometra normalmente non è "arbitro" di una vicenda professionale ma per definizione è un tecnico di parte.
Solo quando viene incaricato dal Giudice come C.T.U. deve mettere i panni del tecnico super partes ed operare a favore della giustizia.
Ecco quindi inutile pensare che vi possano essere dei rischi di "confusione dei ruoli": un conto è il geometra ed un altro l'agente immobiliare. Il primo opera esclusivamente per conto del suo cliente; l'agente immobiliare ha come riferimento ... la conclusione dell'affare! e quindi lavora per entrambe le parti.
Un fatto andrebbe chiarito: in materia di perizie di stima il ruolo dell'agente immobiliare, esperto e professionale, è unico ed impareggiabile.
Quindi su questo l'ANAMA nazionale sta lavorando per dare all'agente immobiliare la prerogativa di fare le stime per i privati ma anche per le istituzioni, gli enti etc..
Va quindi fatta riconoscere con apposita norma la figura dell'agente immobiliare come esperto estimatore, capace di determinare il valore medio di mercato degli immobili.
E che ne dite delle aste date in mano ai notai ed ai commercialisti?
Che ne dite degli istituti d'asta che utilizzano chiunque nelle trattative con i possibili acquirenti?
Non vi sembra che in questo campo l'agente immobiliare potrebbe dire la sua egregiamente?
ne vogliamo parlare!
Paolo Bellini
Presidente nazionale Anama