Al via consultazione Ue su nuove regole per le banche
L'iniziativa è finalizzata a realizzare i cambianti alla direttiva sui requisiti di capitale degli istituti di credito. Un passo concreto mentre negli Usa continua la polemica sulla proposta Volker. Il segretario del Tesoro Geithner ha esortato il Congresso Usa a votarla ma la la resistenza dei signori di Wall Street non diminuisce.
La Commissione europea ha dato il via alla consultazione sui cambiamenti alla direttiva sui requisiti di capitale delle banche che fornirà la base della proposta legislativa entro l'anno. In un documento tecnico i principi di un intervento legislativo su standard di liquidità, definizione del capitale, leverage ratio, rischio di controparte, misure controcicliche, istituzioni sistemiche, 'manuale unicò per le banche.
La revisione della direttiva (si chiamerà in gergo CRD IV, capital requirements directive IV) é la terza nel giro di due anni e se le proposte passeranno, banche e società di investimento dovranno assicurare quote "sostanziali" di capitale addizionale e liquidità da usare in situazioni economiche difficili. Bruxelles si muove sulla linea tracciata dal G20 e in piena sintonia con quanto viene discusso e deciso al Comitato di Basilea: le nuove regole prudenziali devono entrare in vigore se le condizioni finanziarie migliorano e la ripresa dell'economia é solida con l'obiettivo di attuarle entro la fine del 2012. Di più: Bruxelles ha chiesto ai supervisori bancari di analizzare l'impatto delle nuove misure per poi decidere se la loro applicazione debba essere rinviata al momento in cui la ripresa non sarà a uno stadio avanzato ed effettivamente solida.
Liquidità'
Attualmente non c'é un approccio armonizzato nella Ue anche se é ampiamente riconosciuto che l'approccio nazionale non é sufficiente e non può essere centrato solo sulle grandi banche. La Commissione indica che gli standard di liquidità siano applicati a tutte le entità legali di un gruppo mentre la gestione é accentrata. Si prevedono due standard di regolazione, uno per fronteggiare uno stress di breve termine (un mese), l'altro per uno stress di più lungo termine che prevede fondi con risorse e gestione stabili. Viene proposto di trasferire la supervisione sulla liquidità dal supervisore del paese che ospita la società a quello responsabile della società capogruppo.
Capitale
Dal 31 dicembre 2010 entreranno in vigore le nuove regole sulla definizione di capitale. Oggi propone di eliminare la distinzione tra upper e lower Tier 2 e il capitale Tier 3 indicando nuovi criteri per il core e non-core Tier 1 e per il Tier 2. La Commissione vorrebbe introdurre requisiti minimi più alti per i livelli minimi del ratio del Tier 1 core, il Tier 1 e il capitale totale (al netto delle deduzioni) in rapporto agli asset e «rifletterà se la proporzione di capitale Tier 1 che deve comprendere capitale Tier 1 core deve aumentare sopra l'attuale livello del 50%».
Insomma, sembra che l'Europa voglia fare passi concreti verso quella riforma del sistema bancario che tutti a gran voce chiedono ma che, per adesso, è ancora solo teoria. Così come è ancora teoria la riscrittura delle regole per il mondo finanziario dall'altra parte dell'oceano Atlantico. È ben vero che il segretario di Stato Usa Timothy Geithner, proprio di recente, ha rinnovato l'invito al Congresso Usa ad approvare delle regole che disincentivino l'assunzione di rischi eccessivi da parte delle grandi societa' finanziarie e rafforzino la loro capacita' di assorbire le perdite. In una parola, le regole indicate dal "grande vecchio" Paul Volker. Ma, si sa, è proprio Geithner ad essere stato accusato di eccessiva morbidezza nei confronti dei signori di Wall Street. La partita, quindi, è ancora aperta.
Fonte: Il Sole 24 Ore