...è sì...pare proprio che i lontani parenti germanici e di ariana fattura siano attratti dal mercato immobiliare più di quanto la loro natura cauta e guardinga lasci trapelare.
Il mio socio tedesco che ha il fratello che vive in baviera mi ha detto qualche giorno fa che anche suo fratello ha deciso di comprare casa...ma non ci riesce...
Ha visitato degli immobili, ne ha identificato qualcuno di suo interesse ma al momento della decisione...erano già stati venduti.
Considerate che gli immobili in baviera costano almeno il doppio di un qualsiasi immobile con caratteristiche simili nel nord italia, ciò nonostante...vanno letteralmente a ruba...
mi sono preso la briga stamattina di chiamare qualche agenzia immobiliare tedesca che opera nella zona citata ed ho chiesto di parlare con i responsabili, ne è emerso un quadro dalle tinte fosche e certamente non rassicuranti.
Mi dicono i biondi colleghi che in germania è diffusa l'idea che il sistema economico europeo sia destinato a non reggere e che gli autoctoni ritengano ora come mai prima il mercato immobiliare come solido mezzo per preservarsi dal probabile fallimeno delle banche che in germania vedono più che possibile.
La Merkel stessa ha dichiarato che la germania sino ad ora si è resa disponibile a partecipare al salvataggio degli stati europei e delle banche europee che operavano nei paesi con le maggiori difficoltà ma ultimamente si parla di continuare a salvare gli eventuali stati...delle banche non si fa più menzione.
Ciò secondo i tedseschi lascia desumere che i fondi per entrambe le attivita sono insuffiicbenti e crea l'esigenza di porre autonomo rimedio.
Perchè dunque in italia si continua a parlare di bolla immobiliare quando una vera bolla non c'è mai stata e non si considera che forse è meglio avere un immobile a cipro piuttosto che del denaro in una banca di cipro?
Cito un articolo sulla situazione immobiliare tedesca...ai posteri l'ardua sentenza...
Prezzi di case e appartamenti in salita del 10%, canoni di locazione di fabbriche e uffici con punte del +60% e un boom edilizio che non conosce fine. In un'Europa che naviga immersa nelle sabbie mobili della recessione, la Germania brilla per gli ottimi affari, nel 2011, del mercato immobiliare.
Per i primi sei mesi del 2012, le previsioni degli addetti ai lavori sono altrettanto euforiche.
BERLINO, BOOM DI ALBERGHI. La cartina di tornasole di tanta prosperità è Berlino che, dopo gli anni grigi del muro e della ricostruzione, vanta ora negli alberghi 30 mila posti in più di New York.
Grazie ai nuovi hotel in costruzione, secondo le stime dell'amministrazione cittadina, entro il 2015 gli attuali 121 mila posti disponibili, raddoppiati rispetto al 2000, sono destinati a salire a 140 mila.
Il record di costruzioni, però, non riguarda solo il settore turistico. Negli ultimi due anni, in Germania, le transazioni che coinvolgono il mercato del terziario sono risaliti di 20 punti percentuali rispetto alla frenata del 2009.
EUROPA, GIÙ LE COSTRUZIONI. Una situazione ben diversa dal resto d'Europa. L'istituto indipendente di ricerca Scenari immobiliari ha infatti previsto una «vistosa contrazione dell'attività edilizia» nel resto del Continente. Persino nella City di Londra, che pure resta il secondo polo d'attrazione dopo Berlino, la forte ripresa dell'offerta è destinata a realizzarsi nel biennio 2013-14. Non prima.
Prezzi al rialzo e record di acquisti: il boom immobiliare tedesco
Appartamento in affitto nella centralissima Gran Via di Madrid.
Tra i Land della locomotiva d'Europa, invece, i cantieri pullulano già ora.
Notoriamente ansiosi, i tedeschi temono che dietro questa grande corsa al mattone si nasconda una pericolosa bolla immobiliare.
In realtà, l'aumento medio del 5,5% dei prezzi degli immobili residenziali (contro il 2,5% del 2010), registrato dalla Bundesbank, è il riflesso di un'economia solida, alimentata dai previdenti investimenti familiari del ceto medio.
GERMANIA, MUTUI PIÙ ACCESSIBILI. Al contrario degli italiani, afflitti dalla chiusura delle aziende e dalle banche a corto di liquidità, i tedeschi non hanno problemi di disoccupazione. Né, di conseguenza, a ottenere prestiti e mutui.
Così, preoccupati da un possibile ritorno dell'inflazione e da nuovi scossoni finanziari, cittadini e aziende hanno deciso di investire nel mattone. In case o, nel caso degli imprenditori, negli appalti delle zone più ricche in madrepatria.
A Francoforte, capitale europea della finanza e del business, per esempio, il volume delle attività immobiliari nel comparto industriale è cresciuto del 22%. Nella ricca Amburgo, si è impennato addirittura del 60%.
GLI STRANIERI INVESTONO A BERLINO. Tra l'altro, a comprare terreni e proprietà in Germania sono arrivati anche gli stranieri, attratti da immobili che, a parità di qualità, a Berlino e nelle città dell'Est, vengono valutati meno che in altre metropoli europee. Ma che, nei prossimi anni, avranno rivalutazioni consistenti.
Il mio socio tedesco che ha il fratello che vive in baviera mi ha detto qualche giorno fa che anche suo fratello ha deciso di comprare casa...ma non ci riesce...
Ha visitato degli immobili, ne ha identificato qualcuno di suo interesse ma al momento della decisione...erano già stati venduti.
Considerate che gli immobili in baviera costano almeno il doppio di un qualsiasi immobile con caratteristiche simili nel nord italia, ciò nonostante...vanno letteralmente a ruba...
mi sono preso la briga stamattina di chiamare qualche agenzia immobiliare tedesca che opera nella zona citata ed ho chiesto di parlare con i responsabili, ne è emerso un quadro dalle tinte fosche e certamente non rassicuranti.
Mi dicono i biondi colleghi che in germania è diffusa l'idea che il sistema economico europeo sia destinato a non reggere e che gli autoctoni ritengano ora come mai prima il mercato immobiliare come solido mezzo per preservarsi dal probabile fallimeno delle banche che in germania vedono più che possibile.
La Merkel stessa ha dichiarato che la germania sino ad ora si è resa disponibile a partecipare al salvataggio degli stati europei e delle banche europee che operavano nei paesi con le maggiori difficoltà ma ultimamente si parla di continuare a salvare gli eventuali stati...delle banche non si fa più menzione.
Ciò secondo i tedseschi lascia desumere che i fondi per entrambe le attivita sono insuffiicbenti e crea l'esigenza di porre autonomo rimedio.
Perchè dunque in italia si continua a parlare di bolla immobiliare quando una vera bolla non c'è mai stata e non si considera che forse è meglio avere un immobile a cipro piuttosto che del denaro in una banca di cipro?
Cito un articolo sulla situazione immobiliare tedesca...ai posteri l'ardua sentenza...
Prezzi di case e appartamenti in salita del 10%, canoni di locazione di fabbriche e uffici con punte del +60% e un boom edilizio che non conosce fine. In un'Europa che naviga immersa nelle sabbie mobili della recessione, la Germania brilla per gli ottimi affari, nel 2011, del mercato immobiliare.
Per i primi sei mesi del 2012, le previsioni degli addetti ai lavori sono altrettanto euforiche.
BERLINO, BOOM DI ALBERGHI. La cartina di tornasole di tanta prosperità è Berlino che, dopo gli anni grigi del muro e della ricostruzione, vanta ora negli alberghi 30 mila posti in più di New York.
Grazie ai nuovi hotel in costruzione, secondo le stime dell'amministrazione cittadina, entro il 2015 gli attuali 121 mila posti disponibili, raddoppiati rispetto al 2000, sono destinati a salire a 140 mila.
Il record di costruzioni, però, non riguarda solo il settore turistico. Negli ultimi due anni, in Germania, le transazioni che coinvolgono il mercato del terziario sono risaliti di 20 punti percentuali rispetto alla frenata del 2009.
EUROPA, GIÙ LE COSTRUZIONI. Una situazione ben diversa dal resto d'Europa. L'istituto indipendente di ricerca Scenari immobiliari ha infatti previsto una «vistosa contrazione dell'attività edilizia» nel resto del Continente. Persino nella City di Londra, che pure resta il secondo polo d'attrazione dopo Berlino, la forte ripresa dell'offerta è destinata a realizzarsi nel biennio 2013-14. Non prima.
Prezzi al rialzo e record di acquisti: il boom immobiliare tedesco
Appartamento in affitto nella centralissima Gran Via di Madrid.
Tra i Land della locomotiva d'Europa, invece, i cantieri pullulano già ora.
Notoriamente ansiosi, i tedeschi temono che dietro questa grande corsa al mattone si nasconda una pericolosa bolla immobiliare.
In realtà, l'aumento medio del 5,5% dei prezzi degli immobili residenziali (contro il 2,5% del 2010), registrato dalla Bundesbank, è il riflesso di un'economia solida, alimentata dai previdenti investimenti familiari del ceto medio.
GERMANIA, MUTUI PIÙ ACCESSIBILI. Al contrario degli italiani, afflitti dalla chiusura delle aziende e dalle banche a corto di liquidità, i tedeschi non hanno problemi di disoccupazione. Né, di conseguenza, a ottenere prestiti e mutui.
Così, preoccupati da un possibile ritorno dell'inflazione e da nuovi scossoni finanziari, cittadini e aziende hanno deciso di investire nel mattone. In case o, nel caso degli imprenditori, negli appalti delle zone più ricche in madrepatria.
A Francoforte, capitale europea della finanza e del business, per esempio, il volume delle attività immobiliari nel comparto industriale è cresciuto del 22%. Nella ricca Amburgo, si è impennato addirittura del 60%.
GLI STRANIERI INVESTONO A BERLINO. Tra l'altro, a comprare terreni e proprietà in Germania sono arrivati anche gli stranieri, attratti da immobili che, a parità di qualità, a Berlino e nelle città dell'Est, vengono valutati meno che in altre metropoli europee. Ma che, nei prossimi anni, avranno rivalutazioni consistenti.