Il destino di una cantina in una vendita immobiliare

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Mia cugina sta vendendo (ormai da 15 mesi) tramite agenzia immobiliare un appartamento qui a Roma.
Un paio di giorni fa ha telefonato l’agente immobiliare e le ha detto che l’ultimo cliente che ha visitato l’immobile vuole fare una proposta ad una cifra che ribassa dell’ 8% il prezzo richiesto (già volontariamente ribassato da mia cugina per tre volte nel corso di questi mesi).
Mia cugina ha intenzione di accettare ma, siccome non si è parlato nella trattativa della cantina (mq 7) che afferisce all’appartamento, ha manifestato la volontà di alienare l’appartamento ma di tenersi in proprietà la cantina che “le fa tanto comodo”.
Io le ho detto che, di solito, le cantine sono pertinenziali delle unità immobiliari e che, quindi, ne seguono il destino.
E’ davvero così?
Ringrazio dell'interessamento.

 

[Bagudi]

Al 99% si.

E' assurdo comunque vendere senza cantina... e, inoltre, nell'annuncio sarà stata citata.

 

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Sono andato a rileggere l'annuncio del mediatore pubblicato su internet.
Lì infatti si cita anche la cantina.
Questo taglia la testa al toro.
Grazie Bagudi, riferirò a mia cugina…..Forse lei è rimasta un po' contrariata dal fatto di dover vendere l'appartamento ad un importo velocemente rimpicciolito in questi mesi ma riportato nel solco dei valori immobiliari correnti. Infatti la prima offerta concreta (e, pare, in contanti) è arrivata adesso, dopo 15 mesi di una lunga processione di prime visite senza esito…..

(Ricordiamo anche il ruolo del mediatore che si è dovuto verosimilmente impegnare molto per portare a buon fine la vendita…)

 

[PyerSilvio]

Mia cugina sta vendendo (ormai da 15 mesi) tramite agenzia immobiliare un appartamento qui a Roma.
Un paio di giorni fa ha telefonato l’agente immobiliare e le ha detto che l’ultimo cliente che ha visitato l’immobile vuole fare una proposta ad una cifra che ribassa dell’ 8% il prezzo richiesto (già volontariamente ribassato da mia cugina per tre volte nel corso di questi mesi).
Mia cugina ha intenzione di accettare ma, siccome non si è parlato nella trattativa della cantina (mq 7) che afferisce all’appartamento, ha manifestato la volontà di alienare l’appartamento ma di tenersi in proprietà la cantina che “le fa tanto comodo”.
Io le ho detto che, di solito, le cantine sono pertinenziali delle unità immobiliari e che, quindi, ne seguono il destino.
E’ davvero così?
Ringrazio dell'interessamento.

Si trasferiscono in vendita i titoli che si evidenziano negli atti.

Scorporare una cantina e' certamente possibile.

Tuttavia, molto probabile, siano maggiori i costi degli incartamenti, che l'intero valore di una vecchia cantina.

Oltre al fatto, di pregiudicare una vendita, che finalmente puo' aver luogo dopo tanto tempo trascorso, per piccoli dettagli.

 

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Beh, nell’annuncio immobiliare del mediatore che ha curato la vendita la cantina (mq.7) era citata.
Il promissario acquirente certamente la rivendicherà.
E’ uno stanzino umido, polveroso, oscuro e quasi privo di areazione che contiene quattro bagattelle vecchie ed inutili. Non percepisco in esso una grande utilità.

Conosco mia cugina: è un tipo pratico; dopo che digerirà un ribasso del prezzo dell’ appartamento del 25% in 15 mesi e dati l’addio a quasi 100.000 euro in più ai quali aveva fatto la bocca, sicuramente vorrà perfezionare la vendita dell’immobile consegnando anche la cantina pertinenziale al promissario acquirente, il quale, particolare importante, assicura di avere la somma in contanti. Quindi, vendita garantita senza la spada di Damocle della sospensiva per la concessione del mutuo. Un particolarità non da poco da includere nei vantaggi. Mia cugina non vorrà certamente intralciare la vendita, ormai praticamente sicura, ponendo sul tappeto nuove questioni ostative.
D’altronde, lei abita a Fregene, a 35 km da Roma, in una villetta spaziosa a 100 metri dal mare; un appartamento a Roma, vuoto e sfitto, sul quale paga, oltre al condominio, un' imposta onerosa come seconda casa, è solo un peso e una spesa inutile. Avendo dei figli ancora minorenni per lei è importante monetizzare. E azzerare, nel frattempo, una fastidiosa uscita finanziaria.
"Ossigenare" il bilancio familiare in questi tempi grigi ed incerti è un'operazione che toglie parecchi grattacapi e quasi si impone.

Su questo immobile e sulla narrazione della suo trasferimento (inserito e tolto dal mercato più di una volta in 14 anni) mi riservo di scrivere un post a parte.

 

[PyerSilvio]

Beh, nell’annuncio immobiliare del mediatore che ha curato la vendita la cantina (mq.7) era citata.
Il promissario acquirente certamente la rivendicherà.
E’ uno stanzino umido, polveroso, oscuro e quasi privo di areazione che contiene quattro bagattelle vecchie ed inutili. Non percepisco in esso una grande utilità.

Conosco mia cugina: è un tipo pratico; dopo che digerirà un ribasso del prezzo dell’ appartamento del 25% in 15 mesi e dati l’addio a quasi 100.000 euro in più ai quali aveva fatto la bocca, sicuramente vorrà perfezionare la vendita dell’immobile consegnando anche la cantina pertinenziale al promissario acquirente, il quale, particolare importante, assicura di avere la somma in contanti. Quindi, vendita garantita senza la spada di Damocle della sospensiva per la concessione del mutuo. Un particolarità non da poco da includere nei vantaggi. Mia cugina non vorrà certamente intralciare la vendita, ormai praticamente sicura, ponendo sul tappeto nuove questioni ostative.
D’altronde, lei abita a Fregene, a 35 km da Roma, in una villetta spaziosa a 100 metri dal mare; un appartamento a Roma, vuoto e sfitto, sul quale paga, oltre al condominio, un' imposta onerosa come seconda casa, è solo un peso e una spesa inutile. Avendo dei figli ancora minorenni per lei è importante monetizzare. Ed eliminare, nel frattempo, un’ uscita finanziaria.
"Ossigenare" il bilancio familiare in questi tempi grigi ed incerti è un'operazione che toglie parecchi grattacapi e quasi si impone.

Su questo immobile e sulla narrazione della suo trasferimento (inserito e tolto dal mercato più di una volta in 14 anni) mi riservo di scrivere un post a parte.

Be, quanto meno, si puo' affermare che ci avete provato fino in fondo.

Cento mila euro in piu', erano forse piu vicini all'immaginario, che alle labbra.

Nella compravendita, come nella vita, il tempo e' galantuomo.

 

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Questa sera ho telefonato a mia cugina e le ho spiegato che la cantina era pertinenziale all'appartamento. Ha capito.
Le dispiace di dover cedere l'immobile al "prezzo attuale" ma ormai ha deciso di farlo. Ha fatto i conti con la realtà. D'altronde al "prezzo di fantasia" nessuno acquirente si è fatto avanti....
Incasserà comunque un gruzzolo molto interessante, utilissimo per il proseguo della vita.

Grande anche il mediatore che l'ha fatta "ragionare"...
Non lo conosco ma me lo immagino armato di tantissima pazienza e buonsenso...
Anche lui incasserà un bel gruzzolo...sudatissimo.... dopo 15 mesi di continue visite andata a vuoto....

 

[Bagudi]

Bene, finalmente una vendita che finisce a "tarallucci e vino" !

 

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Mia cugina ha due figli minorenni, un marito semplice impiegato, senza, ormai, nessun interesse a Roma anche se è nata nella Capitale, quella casa avuta in eredità era solo una spesa.
Ecco che... voilà!.... l'ha monetizzata.
Mi ha detto "non mangio calce e mattoni".
Come darle torto?