Intervengo molto tardivamente per una piccola precisazione.
Un coltivatore diretto PUO' essere in pensione e CONTINUARE ad essere in attivita'. Cambia solo il trattamento pensionistico e contributivo. Ne ho diversi esempi solo nella mia famiglia.
Ma pensateci bene... Arrivato alla pensione che fa, butta via la terra?!?! rimane comunque di sua proprieta', fino alla morte s vuole. E non puo' coltivarla e trarne frutti?
Quanti imprenditori e artigiani formalmente in pensione continuano l'attivita' di proprieta' continuando ad essere titolari?
Ho proprio il caso di un settantenne, pensionato ma ancora in attivita', confinante con un terreno confinante a sua volta con quello dei miei, che ha fatto valere la prelazione su un terreno in vendita. Mio padre non era interessato, ma anch'esso pur essendo in pensione avrebbe potuto farla valere, in quanto in attivita' e titolare ancora di terreno e partita IVA.
Attenzione a dare certe risposte fuorvianti se non se ne e' certi. E' molto pericoloso.
Un coltivatore diretto PUO' essere in pensione e CONTINUARE ad essere in attivita'. Cambia solo il trattamento pensionistico e contributivo. Ne ho diversi esempi solo nella mia famiglia.
Ma pensateci bene... Arrivato alla pensione che fa, butta via la terra?!?! rimane comunque di sua proprieta', fino alla morte s vuole. E non puo' coltivarla e trarne frutti?
Quanti imprenditori e artigiani formalmente in pensione continuano l'attivita' di proprieta' continuando ad essere titolari?
Ho proprio il caso di un settantenne, pensionato ma ancora in attivita', confinante con un terreno confinante a sua volta con quello dei miei, che ha fatto valere la prelazione su un terreno in vendita. Mio padre non era interessato, ma anch'esso pur essendo in pensione avrebbe potuto farla valere, in quanto in attivita' e titolare ancora di terreno e partita IVA.
Attenzione a dare certe risposte fuorvianti se non se ne e' certi. E' molto pericoloso.