In Italia, oramai, non si sa più cosa tassare.
Pare che il governo Monti, prima di mettere una qualche imposta sul numero delle parole che pronunciamo e sull’aria che respiriamo ( chissà, forse una Commissione di studio circa la fattibilità della gabella è già all’opera…), abbia fatto questo ragionamento: il business del sesso a pagamento non conosce crisi, le prostitute guadagnano bene, il loro guadagno è al nero perché non rilasciano la ricevuta fiscale, ergo le prostitute evadono le tasse! E siccome la lotta all’evasione è una delle priorità del governo Monti, sopratutto dopo che l' Italia é stata retrocessa nella serie B delle potenze economiche, ecco che le peripatetiche nazionali entrano nel mirino dell’ Agenzia delle entrate, dopo i ricconi di Cortina, gli alberghi a cinque stelle, i ristoranti alla moda e venditori di gioielli!
Bologna è stata scelta come città guida per l’operazione “sesso e balzello” e allora i carabinieri del luogo sono stati comandati sui viali del vizio della città di Balanzone a censire il numero delle battone e a quantificare, in qualche modo, il loro guadagno giornaliero, pardon! notturno.
Io penso che l’agenzia delle entrate non abbia dubbi: i guadagni vanno tassati e basta. Pecunia non puzza, ergo le lucciole devono pagare le tasse e rilasciare regolare ricevuta fiscale al “cliente”.
Non è che, alla fine, avremo il meretricio assistito, con tanta di cassa mutua, contributi versati, ferie pagate, polizza assicurativa consigliata contro gli infortuni “professionali” ( obbligatoria per chi pratica il sadomaso..) e con la pensione di vecchiaia?
Chissà cosa ne pensa della faccenda il Ministro Passera...
Pare che il governo Monti, prima di mettere una qualche imposta sul numero delle parole che pronunciamo e sull’aria che respiriamo ( chissà, forse una Commissione di studio circa la fattibilità della gabella è già all’opera…), abbia fatto questo ragionamento: il business del sesso a pagamento non conosce crisi, le prostitute guadagnano bene, il loro guadagno è al nero perché non rilasciano la ricevuta fiscale, ergo le prostitute evadono le tasse! E siccome la lotta all’evasione è una delle priorità del governo Monti, sopratutto dopo che l' Italia é stata retrocessa nella serie B delle potenze economiche, ecco che le peripatetiche nazionali entrano nel mirino dell’ Agenzia delle entrate, dopo i ricconi di Cortina, gli alberghi a cinque stelle, i ristoranti alla moda e venditori di gioielli!
Bologna è stata scelta come città guida per l’operazione “sesso e balzello” e allora i carabinieri del luogo sono stati comandati sui viali del vizio della città di Balanzone a censire il numero delle battone e a quantificare, in qualche modo, il loro guadagno giornaliero, pardon! notturno.
Io penso che l’agenzia delle entrate non abbia dubbi: i guadagni vanno tassati e basta. Pecunia non puzza, ergo le lucciole devono pagare le tasse e rilasciare regolare ricevuta fiscale al “cliente”.
Non è che, alla fine, avremo il meretricio assistito, con tanta di cassa mutua, contributi versati, ferie pagate, polizza assicurativa consigliata contro gli infortuni “professionali” ( obbligatoria per chi pratica il sadomaso..) e con la pensione di vecchiaia?
Chissà cosa ne pensa della faccenda il Ministro Passera...