Se leggiamo i vari topic dei colleghi, e quelli postati dai rappresentanti delle associazioni di categoria, non possiamo certo dire che il nostro mondo non sia in fermento.
Chi è e che cosa fa l'agente immobiliare.
La professione sostanzialmente si articola in ricerca di immobili da vendere ed affittare e ricerca di potenziali acquirenti e conduttori
Una volta fatto questo e messo in contatto la domanda con l'offerta maturano le provvigioni.
Semplice vero?
Chi fa questo mestiere sa che non è proprio così
Prima i franchising che supportati solitamente da strutture composte prevalentemente da ottimi ex colleghi (ex perchè di fatto non esercitano più "direttamente" la professione) hanno capito che il cliente finale ha la necessità di essere "coadiuvato ed assistito" nella fase di compravendita
L'assistenza che in teoria voleva essere data all'utenza finale era ed è rappresentata da una formazione continua, da un immagine, da un supporto pubblicitario, da procedure standardizzate che, nell'idea originaria, dovevano far si di concentrare il mercato delle intermeiazioni in pochi gruppi affermati e riconoscibili spazzando via chi non vi partecipasse.
L'errore di fondo, a mio modesto parere, dei grossi gruppi è stato quello di focalizzare il loro business esclusivamente sulla vendita del nome e sulla richiesta delle royalties ai propri associati, disinteressandosi poi di fatto al reale andamento del mercato sottostante, ossia le compravendite.
Ma l'idea di fondo non è poi così sbagliata.
Ci rendiamo conto che qualcosa va cambiato, ecco nascere iniziative che vendono il servizio che offrono le agenzie immobiliari a chiunque, ottendendo così un compenso fisso su ogni immobile in vendita e non percependo le provvigioni ad affare concluso, baipassando di fatto tutte le normative che ci riguardano, ed offrendo, a parole, poi bisogna vedere i fatti lo stesso servizio.
Poi, negli ultimi anni con l'avvento delle nuove tecnologie anche le forme pubblicitarie, e la ricerca degli immobili si è spostata notevolmente utilizzando la "rete"
Nascono i portali immobiliari, dai più improvvisati a quelli che effettivamente danno un ottimo servizio.
Ma siamo sempre qui, il lavoro sottostante è la compravendita, e la marea di offerte che un cliente si trova a vagliare fa si che i tempi di conclusione di un affare si allunghino.
Nel frattempo le associazioni discutono su revisioine della 39/89, incarico obbligatorio, praticantato, chi può mediare e chi no... di fatto non è difficile per un cliente diciamo sgamato, scavalcare il lavoro dell'agenzia.
Il lavoro da fare è quello e sarà sempre quello e difficilmente si potrà inventare qualcosa di nuovo,quello che c'è da inventare è una maggiiore coscienza della nostra professione e la consapevolezza che nel prossimo futuro non si potrà andare avanti come nel passato, occorrerà creare realmente una vera sinergia tra noi Agenti Immobiliari, per dividersi il mercato in maniera economicamente accettabile, uscendo dal proprio orticello, che in momenti di crisi non basta più a sfamarci come in passato, proiettandoci verso nuove forme collaborative
Chi è e che cosa fa l'agente immobiliare.
La professione sostanzialmente si articola in ricerca di immobili da vendere ed affittare e ricerca di potenziali acquirenti e conduttori
Una volta fatto questo e messo in contatto la domanda con l'offerta maturano le provvigioni.
Semplice vero?
Chi fa questo mestiere sa che non è proprio così
Prima i franchising che supportati solitamente da strutture composte prevalentemente da ottimi ex colleghi (ex perchè di fatto non esercitano più "direttamente" la professione) hanno capito che il cliente finale ha la necessità di essere "coadiuvato ed assistito" nella fase di compravendita
L'assistenza che in teoria voleva essere data all'utenza finale era ed è rappresentata da una formazione continua, da un immagine, da un supporto pubblicitario, da procedure standardizzate che, nell'idea originaria, dovevano far si di concentrare il mercato delle intermeiazioni in pochi gruppi affermati e riconoscibili spazzando via chi non vi partecipasse.
L'errore di fondo, a mio modesto parere, dei grossi gruppi è stato quello di focalizzare il loro business esclusivamente sulla vendita del nome e sulla richiesta delle royalties ai propri associati, disinteressandosi poi di fatto al reale andamento del mercato sottostante, ossia le compravendite.
Ma l'idea di fondo non è poi così sbagliata.
Ci rendiamo conto che qualcosa va cambiato, ecco nascere iniziative che vendono il servizio che offrono le agenzie immobiliari a chiunque, ottendendo così un compenso fisso su ogni immobile in vendita e non percependo le provvigioni ad affare concluso, baipassando di fatto tutte le normative che ci riguardano, ed offrendo, a parole, poi bisogna vedere i fatti lo stesso servizio.
Poi, negli ultimi anni con l'avvento delle nuove tecnologie anche le forme pubblicitarie, e la ricerca degli immobili si è spostata notevolmente utilizzando la "rete"
Nascono i portali immobiliari, dai più improvvisati a quelli che effettivamente danno un ottimo servizio.
Ma siamo sempre qui, il lavoro sottostante è la compravendita, e la marea di offerte che un cliente si trova a vagliare fa si che i tempi di conclusione di un affare si allunghino.
Nel frattempo le associazioni discutono su revisioine della 39/89, incarico obbligatorio, praticantato, chi può mediare e chi no... di fatto non è difficile per un cliente diciamo sgamato, scavalcare il lavoro dell'agenzia.
Il lavoro da fare è quello e sarà sempre quello e difficilmente si potrà inventare qualcosa di nuovo,quello che c'è da inventare è una maggiiore coscienza della nostra professione e la consapevolezza che nel prossimo futuro non si potrà andare avanti come nel passato, occorrerà creare realmente una vera sinergia tra noi Agenti Immobiliari, per dividersi il mercato in maniera economicamente accettabile, uscendo dal proprio orticello, che in momenti di crisi non basta più a sfamarci come in passato, proiettandoci verso nuove forme collaborative