Salve a tutti,
un anno fa ( preciso gennaio 2011) io e mio marito ci rivolgiamo alla filiale mps della nostra citta' in quanto interessati ad un mutuo prima casa convenzione inpdap ( convenzione accertata e confermata sia da inpdap che dalla stessa banca, nella figura del direttore), produciamo tutta la documentazione richiesta e attendiamo circa 3 mesi affinche' tutta l'istruttoria si concludesse.
Nel giorno in cui tutto doveva essere suggellato davanti al notaio, il direttore non si presenta ma telefonicamente comunica al notaio la necessita' di rimandare la data perche' erano subentrati dei "problemi tecnici" così li ha chiamati inizialmente e cosi' si e' espresso con noi appena siamo andati in banca quello stesso giorno per avere delucidazioni a riguardo.
Il giorno seguente sempre il direttore ci chiama convocandoci nuovamente in banca. In quell'occasione, era il 20 aprile 2011, ci ha comunicato che il mutuo che noi avevamo richiesto non era piu' fattibile perche la convenzione inpdap mps era scaduta al 31 marzo. Al posto del mio variabile a 15 anni 1,00 + euribor 6 mesi ( aprile 2011 era 1,55) ci ha proposto il piu' simile che la mps poteva offrirci in quel momento un mutuo variabile 2,3 + euribor 3 mesi( aprile 2011 era 1,4) a 15 anni. Preciso che stavamo acquistando da un'asta giudiziaria e il termine perentorio per l'acquisto ( gia' rimandato una volta per i tempi dell'istruttoria) scadeva entro 1 settimana.
Abbiamo dovuto accettare nostro malgrado quel mutuo mps pur di entrare in possesso dell'appartamento e per non perdere i 26.000 euro che avevamo gia' versato al tribunale.
Non vi dico quante parole sono volate con quel "direttore" il quale si e' espressamente autoaccusato (a parole) ammettendo la superficialita' del suo operato e che l'unico con cui dovevamo prendercela era lui. Noi vorremmo che lui pagasse realmente per i suoi errori ma, nella sostanza, del mutuo che avevamo intenzione di stipulare non abbiamo niente.
Ci siamo anche rivolti al notaio interessato nella transazione per avere la minuta di quel mutuo di cui lei e' naturalmente in possesso, ma, niente da fare.
E' passato un anno e non riesco proprio a buttarmi alle spalle questa disavventura anche perche' con me che non lavoro e 2 figli da portare avanti mi fa troppa rabbia pensare a quanti soldi per 20 anni devo rimettere in piu' per colpa di un incapace.
Scusate il lungo sfogo, attendo fiduciosa qualunque indicazione possiate darmi.
un anno fa ( preciso gennaio 2011) io e mio marito ci rivolgiamo alla filiale mps della nostra citta' in quanto interessati ad un mutuo prima casa convenzione inpdap ( convenzione accertata e confermata sia da inpdap che dalla stessa banca, nella figura del direttore), produciamo tutta la documentazione richiesta e attendiamo circa 3 mesi affinche' tutta l'istruttoria si concludesse.
Nel giorno in cui tutto doveva essere suggellato davanti al notaio, il direttore non si presenta ma telefonicamente comunica al notaio la necessita' di rimandare la data perche' erano subentrati dei "problemi tecnici" così li ha chiamati inizialmente e cosi' si e' espresso con noi appena siamo andati in banca quello stesso giorno per avere delucidazioni a riguardo.
Il giorno seguente sempre il direttore ci chiama convocandoci nuovamente in banca. In quell'occasione, era il 20 aprile 2011, ci ha comunicato che il mutuo che noi avevamo richiesto non era piu' fattibile perche la convenzione inpdap mps era scaduta al 31 marzo. Al posto del mio variabile a 15 anni 1,00 + euribor 6 mesi ( aprile 2011 era 1,55) ci ha proposto il piu' simile che la mps poteva offrirci in quel momento un mutuo variabile 2,3 + euribor 3 mesi( aprile 2011 era 1,4) a 15 anni. Preciso che stavamo acquistando da un'asta giudiziaria e il termine perentorio per l'acquisto ( gia' rimandato una volta per i tempi dell'istruttoria) scadeva entro 1 settimana.
Abbiamo dovuto accettare nostro malgrado quel mutuo mps pur di entrare in possesso dell'appartamento e per non perdere i 26.000 euro che avevamo gia' versato al tribunale.
Non vi dico quante parole sono volate con quel "direttore" il quale si e' espressamente autoaccusato (a parole) ammettendo la superficialita' del suo operato e che l'unico con cui dovevamo prendercela era lui. Noi vorremmo che lui pagasse realmente per i suoi errori ma, nella sostanza, del mutuo che avevamo intenzione di stipulare non abbiamo niente.
Ci siamo anche rivolti al notaio interessato nella transazione per avere la minuta di quel mutuo di cui lei e' naturalmente in possesso, ma, niente da fare.
E' passato un anno e non riesco proprio a buttarmi alle spalle questa disavventura anche perche' con me che non lavoro e 2 figli da portare avanti mi fa troppa rabbia pensare a quanti soldi per 20 anni devo rimettere in piu' per colpa di un incapace.
Scusate il lungo sfogo, attendo fiduciosa qualunque indicazione possiate darmi.