Buongiorno a tutti. Sono un nuovo iscritto e avrei bisogno di qualche consiglio (spero di avere azzeccato la sezione). Vi spiego la mia situazione.
Ho 27 anni, sono sposato e sto per diventare papà. Ho fatto il venditore (non nel campo immobiliare) per svariati anni, e ora lavoro in un'agenzia immobiliare da tre anni, l'ambiente mi piace molto, così come i colleghi. In questo tre anni hanno investito molto su di me, ho imparato moltissimo e ho ottenuto buoni risultati.
Ora sono in procinto di fare l'esame e tra un anno mi scadrà l'attuale contratto di lavoro. Quello che voglio fare è rinegoziarlo, con cognizione di causa e cercando di concordare il giusto compenso. Il mio problema è che ora non ho termini di paragone.
Ho fatto svariati conti basati su bilanci standard (trovati sul web) di altre agenzie di pari dimensione, cercando di capire qual è il rendimento medio sul mio fatturato (non sul valore della società), cioè, al netto delle spese e delle ore di lavoro che loro devono dedicare in ogni mia trattativa (uno dei soci è quello che segue tutto il post-vendita e i rapporti con notai e banche, e lo fa sulle trattative di tutti, sia i dipendenti che degli altri soci.), quando mediamente dovrebbe restargli in tasca dei soldi che "produco io". Questo semplicemente per capire fino a che punto è ragionevole chiedere un aumento.
Ora io percepisco 700 Euro mensili di base, più delle provvigioni definite ogni mese in base al totale del fatturato che ho fatto fare all'agenzia, a scaglioni.
Quando rinegozierò il contratto vorrò sicuramente abbandonare il fisso, e orientarmi unicamente sulle provvigioni, ma su cifre che siano realisticamente convenienti ad entrambi, per non essere sottopagato e al contempo per consentire alle persone che mi hanno formato di guadagnare il giusto.
Per questo volevo un po' sentire quali sono le provvigioni medie da parte di qualche "esperto del settore", e sapere, al netto di tutte le spese e del costo del lavoro che i titolari ammortizzati sulla base del fatturato che produco io, quanto è giusto che rimanga all'imprenditore.
Su altre società (che non hanno a che fare con la mediazione immobiliare) vedo che se l'imprenditore riesce al netto di tutto a tenersi il 15% lordo del fatturato di un agente, si considera soddisfatto, ma nel campo immobiliare, non so perché, vedo numeri enormemente più alti (30%-40%-50%), con la conseguenza che inevitabilmente gli agenti risultano sotto pagati rispetto alla media dei normali agenti di commercio o venditori dipendenti.
Qualcuno sa darmi qualche dritta?
Ho 27 anni, sono sposato e sto per diventare papà. Ho fatto il venditore (non nel campo immobiliare) per svariati anni, e ora lavoro in un'agenzia immobiliare da tre anni, l'ambiente mi piace molto, così come i colleghi. In questo tre anni hanno investito molto su di me, ho imparato moltissimo e ho ottenuto buoni risultati.
Ora sono in procinto di fare l'esame e tra un anno mi scadrà l'attuale contratto di lavoro. Quello che voglio fare è rinegoziarlo, con cognizione di causa e cercando di concordare il giusto compenso. Il mio problema è che ora non ho termini di paragone.
Ho fatto svariati conti basati su bilanci standard (trovati sul web) di altre agenzie di pari dimensione, cercando di capire qual è il rendimento medio sul mio fatturato (non sul valore della società), cioè, al netto delle spese e delle ore di lavoro che loro devono dedicare in ogni mia trattativa (uno dei soci è quello che segue tutto il post-vendita e i rapporti con notai e banche, e lo fa sulle trattative di tutti, sia i dipendenti che degli altri soci.), quando mediamente dovrebbe restargli in tasca dei soldi che "produco io". Questo semplicemente per capire fino a che punto è ragionevole chiedere un aumento.
Ora io percepisco 700 Euro mensili di base, più delle provvigioni definite ogni mese in base al totale del fatturato che ho fatto fare all'agenzia, a scaglioni.
Quando rinegozierò il contratto vorrò sicuramente abbandonare il fisso, e orientarmi unicamente sulle provvigioni, ma su cifre che siano realisticamente convenienti ad entrambi, per non essere sottopagato e al contempo per consentire alle persone che mi hanno formato di guadagnare il giusto.
Per questo volevo un po' sentire quali sono le provvigioni medie da parte di qualche "esperto del settore", e sapere, al netto di tutte le spese e del costo del lavoro che i titolari ammortizzati sulla base del fatturato che produco io, quanto è giusto che rimanga all'imprenditore.
Su altre società (che non hanno a che fare con la mediazione immobiliare) vedo che se l'imprenditore riesce al netto di tutto a tenersi il 15% lordo del fatturato di un agente, si considera soddisfatto, ma nel campo immobiliare, non so perché, vedo numeri enormemente più alti (30%-40%-50%), con la conseguenza che inevitabilmente gli agenti risultano sotto pagati rispetto alla media dei normali agenti di commercio o venditori dipendenti.
Qualcuno sa darmi qualche dritta?