Per consuetudine sul forum ci si da del tu....
Il suo condominio è termoautonomo o centralizzato?
Si trattava di un condominio anni '60, con impianto centralizzato. in cui recentemente era stata sostituita la caldaia con due moduli a condensazione.
La precedente aveva lavorato per quasi 40 anni ...! (a parte il bruciatore convertito a suo tempo a metano) .
La costruzione è sostanzialmente priva di coibentazioni, sia verso l'esterno che intra-unità: è sufficiente che un alloggio sia sfitto e vuoto, che i vicini si trovano ad affrontare un sensibile incremento di consumi-costi contabilizzati.
Approfitto per chiedere un tuo parere:
Secondo me, anche con una contabilizzazione indiretta, le letture sui "ripartitori",
riflettono l'assorbimento di calorie. La somma totale condominiale delle letture dovrebbe quindi rappresentare il fabbisogno complessivo, ed essere direttamente proporzionale al consumo di combustibile (a parità di pcs del metano).
Come si può allora spiegare che a fronte di una diminuzione del 20% del totale di HCA, il consumo di metano sia rimasto invariato?
Per me le risposte possibili sono due:
a) L'errore di misura dei ripartitori potrebbe essere ben superiore a quello tipico (7÷9% )di letteratura
b) Il potere calorifico del combustibile distribuito non è rimasto costante (... truffa).
Hai altre spiegazioni?