Buon pomeriggio,
sono 8 mesi che devo acquistare una casa con agenzia e il proprietario cambia sempre le "carte in tavola" - abbiamo fatto un accordo legato al "via libera" del mutuo da parte della banca
1) la prima offerta era massimo 90.000€ e quando abbiamo iniziato la trattativa ha mandato un vocale all'agenzia dicendo che voleva vendere a 95000€
2) abbiamo fatto un offerta piena a 90000€ con 2000€ di "caparra" al proprietaio
3) il proprietario ci ha rifatto fare l'offerta perchè voleva 5000 euro per fare dei lavori che avremmo dovuto sbloccare dopo l'ok della banca
ora - che la banca ci ha dato la comunicazione dell'ultima valutazione per avere l'ok del mutuo - con delle date orientative che avevamo inserito nella proposta e che sono scadute da un giorno per l'ok della banca e acquisto comunque previsto entro settembre 2023 il proprietario invia un messaggio comunicando che il prezzo di vendita è aumentato di 3000 euro (da 90000 a 930000) che non effettuerà tutti i lavori ma solo quelli strutturali (c'è una verandina da rimuovere) e che la vendita è legata al doverci "accollare" i costi del condominio con delibere antecedenti al nostro accordo (di due anni fa) per dei problemi al tetto.
a me sembra un bello e buono ricatto e vorrei chiedere dei danni causati da questo tipo di comportamento.
che ne dite?
sono 8 mesi che devo acquistare una casa con agenzia e il proprietario cambia sempre le "carte in tavola" - abbiamo fatto un accordo legato al "via libera" del mutuo da parte della banca
1) la prima offerta era massimo 90.000€ e quando abbiamo iniziato la trattativa ha mandato un vocale all'agenzia dicendo che voleva vendere a 95000€
2) abbiamo fatto un offerta piena a 90000€ con 2000€ di "caparra" al proprietaio
3) il proprietario ci ha rifatto fare l'offerta perchè voleva 5000 euro per fare dei lavori che avremmo dovuto sbloccare dopo l'ok della banca
ora - che la banca ci ha dato la comunicazione dell'ultima valutazione per avere l'ok del mutuo - con delle date orientative che avevamo inserito nella proposta e che sono scadute da un giorno per l'ok della banca e acquisto comunque previsto entro settembre 2023 il proprietario invia un messaggio comunicando che il prezzo di vendita è aumentato di 3000 euro (da 90000 a 930000) che non effettuerà tutti i lavori ma solo quelli strutturali (c'è una verandina da rimuovere) e che la vendita è legata al doverci "accollare" i costi del condominio con delibere antecedenti al nostro accordo (di due anni fa) per dei problemi al tetto.
a me sembra un bello e buono ricatto e vorrei chiedere dei danni causati da questo tipo di comportamento.
che ne dite?