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24 appartamenti non sono necessariamente 24 condomini. Se sono pochi si aggiustano le cose tra loro a loro vantaggio
Credo di poter precisare che questa situazione dell'amministratore interno non è nè un vulnus nè una deroga: il nuovo c.c. ha solo posto un limite che prima non mi pare esistesse: un condòmino può fare l'amministratore (sempre che venga nominato dall'assemblea dei condomini) senza aprire partita IVA e senza obbligo di frequenza a corsi, solo se amministra UN condominio. (in genere il caseggiato dove risiede)E' nella norma. In tal caso l'amministratore non è obbligato ad avere partita IVA, assicurazione, e non è obbligato a seguire un corso professionale formativo.
Grazie per la delucidazione, purtroppo nello stabile non ci sono altri proprietari, siamo tutti inquilini; quali altre strade potrebbero esserci? Grazie
Non posso darti torto: ... ma chi è causa del suo mal pianga se stesso.la probabilità che combini in buona fede notevoli pasticci non è bassa....
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