Registrarsi è gratis ed elimina la pubblicità
L'agenzia. Mi ha telefonato l'agente dicendo che il venditore non poteva più comprare la casa che aveva in proposta. Ho cercato di far capire che esistono centinaia di case in vendita, avrei pure aspettato un mese in più per il nostro rogito. Nulla. A questo punto mi viene anche il sospetto che abbiano trovato qualcuno che paghi di più.Ma a te chi l' ha detto che il venditore non vuole più vendere?
No. Sei ancora legato al venditore fin quando non firmate un accordo che scioglie i vincoli contrattuali in essere. Altrimenti fino alla data del rogito.Il punto è: posso io fare altre proposte d'acquisto in queste condizioni?
Per avere indietro l’assegno lasciato a garanzia (non è caparra confirmatoria per via della sospensiva) dovete firmare l’accordo indicato sopra.mediatore vuole restituire l'assegno ma non devo chiedere il doppio della caparra
Non gli spettava, è prassi non incassare assegno in presenza di contratto con clausola sospensiva. Tale assegno lo hai lasciato a titolo di deposito cauzionale in mano all’agenzia che lo consegna al venditore e diventa caparra confirmatoria solo a seguito avveramento della clausola sospensiva quindi aggiornamento planimetria.Nota bene: il venditore non ha incassato l'assegno.
Fin quando non hai comunicazione scritta da parte del venditore, il contratto è ancora in essere. Ti consiglio di fissare un appuntamento in agenzia con l’agente e il venditore per capire cosa sta succedendo. Idem se volete prorogare i termini, dovrete fare e firmare un nuovo accordo con il quale si posticipa la data del rogito.Comunque, è lui che si è ritirato,
A questo punto non ho capito: il venditore non vuole più vendere o è andata male l’acquisto della casa che voleva? Sono due cose completamente diverse. Perché se non vuole vendere è una cosa, se invece è andata male l’acquisto di casa sua magari sta cercando altro.L'agenzia non vuole che il venditore metta per iscritto la sua volontà a non vendere.
È quello che ho detto io, la vendita si può fare visto che si è preso un impegno, tra l'altro. Una casa si trova! Non devo essere io a cercare altrove. È come se dicessi al mio acquirente che non posso più vendere perché mi è saltato l'accordo. Giustamente il mio acquirente sarebbe giustificato a chiedermi i danni. Ciò che non mi va giù è la leggerezza con cui si prendono certe decisioni obbligando il prossimo ad accettare pure le conseguenze, perché non si ha scelta. Troppo comodo. Io non sto dormendo la notte perché sarò senza un tetto tra un mese.Ma l’agenzia a che “gioco” gioca ?
In primis dovrebbe insistere perché il venditore metta a posto le irregolarità, e proceda comunque con la vendita (se resta senza casa si cercherà una soluzione).
Se invece ha certezza che il venditore non vuole più vendere, dovrebbe convocare le parti per far firmare una risoluzione consensuale del contratto.
Visto che ci sono sospensive, evidentemente a tutela di entrambi, renderà l’assegno e stop, nessuno può pretendere altro (o perlomeno a nessuno conviene cimentarsi in cause per richieste di danni).
Non vedo una terza via, e luglio è dietro l’angolo.
Serve assoluta chiarezza, per non peggiorare la situazione.
Non vuole più vendere perché gli è saltato l'accordo con la casa che avrebbe voluto comprare. Quindi non vuole più vendere la sua. O quella o niente, in pratica. Roba da asilo...No. Sei ancora legato al venditore fin quando non firmate un accordo che scioglie i vincoli contrattuali in essere. Altrimenti fino alla data del rogito.
Per darti una risposta più precisa dovrei leggere quanto firmato.
Per avere indietro l’assegno lasciato a garanzia (non è caparra confirmatoria per via della sospensiva) dovete firmare l’accordo indicato sopra.
Non gli spettava, è prassi non incassare assegno in presenza di contratto con clausola sospensiva. Tale assegno lo hai lasciato a titolo di deposito cauzionale in mano all’agenzia che lo consegna al venditore e diventa caparra confirmatoria solo a seguito avveramento della clausola sospensiva quindi aggiornamento planimetria.
Fin quando non hai comunicazione scritta da parte del venditore, il contratto è ancora in essere. Ti consiglio di fissare un appuntamento in agenzia con l’agente e il venditore per capire cosa sta succedendo. Idem se volete prorogare i termini, dovrete fare e firmare un nuovo accordo con il quale si posticipa la data del rogito.
Parli però di alcune sospensive più ce n’è una sola?
A questo punto non ho capito: il venditore non vuole più vendere o è andata male l’acquisto della casa che voleva? Sono due cose completamente diverse. Perché se non vuole vendere è una cosa, se invece è andata male l’acquisto di casa sua magari sta cercando altro.
Non so cosa avrebbe da “guadagnare” il venditore tenendoti in ballo fino a luglio, se non volesse vendere. E se volesse vendere ad un altro cliente si deve prima “liberare” di te quindi non so bene come inquadrare la situazione.
Fissa un appuntamento in agenzia con il venditore presente e prendete nuovi accordi, o risolvete il contratto in essere o prolungare i termini, ma dovrà essere un accordo comune tra voi acquirente e venditore.
Vero; ma , permettimi, tu non potevi ignorare che , con la presenza di sospensive, il tuo acquisto rimaneva incerto.È come se dicessi al mio acquirente che non posso più vendere perché mi è saltato l'accordo
Se invece ha certezza che il venditore non vuole più vendere, dovrebbe convocare le parti per far firmare una risoluzione consensuale del contratto.
Da quanto ho potuto capire il postante vorrebbe che venga reso per iscritto che il venditore non vuole più vendere, in modo da poter ricevere il doppio della caparra o i danni, mentre, seppur non esplicitato, l' agente in accordo col venditore vorrebbero risolvere il contratto consensualmente tra le parti (altrimenti non si spiega per quale motivo l'agente avrebbe chiamato per spiegare che il venditore non vuole più procedere).Non so cosa avrebbe da “guadagnare” il venditore tenendoti in ballo fino a luglio, se non volesse vendere
Certo, è vero. Però mettere a posto una piantina non è una sospensiva rischiosa. Si sarebbe risolto visto che si trattava di aggiornare la piantina di un muro. Molto semplice. La clausola era solo per incentivarlo a fare il prima possibile.Vero; ma , permettimi, tu non potevi ignorare che , con la presenza di sospensive, il tuo acquisto rimaneva incerto.
O perlomeno l’agenzia doveva spiegarti le implicazioni delle sospensive; se non ci fossero state, il venditore avrebbe incassato l’assegno e avrebbe avuto da perderci, se non avesse proceduto con la vendita.
Ora serve sapere se si può procedere o no; tutto il resto, recriminazioni e
incaz…ture , sono secondarie e inutili.
Esattamente.Da quanto ho potuto capire il postante vorrebbe che venga reso per iscritto che il venditore non vuole più vendere, in modo da poter ricevere il doppio della caparra o i danni, mentre, seppur non esplicitato, l' agente in accordo col venditore vorrebbero risolvere il contratto consensualmente tra le parti (altrimenti non si spiega per quale motivo l'agente avrebbe chiamato per spiegare che il venditore non vuole più procedere).
Doppio caparra no, per ora, perché caparra non esiste , se l’assegno è ancora in deposito presso l’agente.in modo da poter ricevere il doppio della caparra o i danni,
Allora era meglio non inserire la sospensiva del tutto, se si aveva la certezza che fosse facilmente risolvibile.Però mettere a posto una piantina non è una sospensiva rischiosa
Gratis per sempre!