studiopci
Membro Storico
Soprassedendo sul comportamento del collega, che comporterebbe l'ingiusto coinvolgimento della genitrice... mi permetto di intervenire con l'intento di far notare solo alcuni aspetti della situazione che forse in maniera frettolosa non abbiamo valutato, lo dico unicamente perchè in una situazione quasi simile ho avuto ragione nel valutare questo. Mi spiego...
Senza tediare ulteriormente i lettori... mi sento di consigliare il collega Aelban ad una dignitosa ritirata, aldilà delle minacce fatte dall'AI in merito all'uso distorto dello strumento giudiziale ( che personalmente non reputo infondate ) la questione è troppo piena di incognite che potrebbero essere sapientemente sfruttate ed inoltre vista la chiarezza professionale del collega che ha assistito Aelban reputo anche inutile eventuali richieste di risarcimento o accomodamenti. Fabrizio
In questa situazione c'è un punto che non gioca molto a favore di tutto ciò che si è detto ... " l'assegno che non è stato incassato " questo evento , potrebbe... dico potrebbe... capovolgere i risultati di un eventuale giudizio perchè il venditore potrebbe prima di tutto esercitare il diritto di recesso unilaterale dl contratto ( art. 1373 C.C. ) adducendo come motivazione la manifesta volontà a non voler vendere e portando come prova il fatto che non ha riscosso l'assegno di caparra confirmatoria... bisogna tener presente inoltre che non incassando la somma , non ha perfezionato l'istituto della caparra. Altro fatto che potrebbe giocare a sfavore è il famigerato preliminare del preliminare , se la proposta rimanda ad un preliminare il tutto potrebbe essere nullo ( non dilunghiamoci ulteriormente sulla cosa perchè nel forum troverete km di interventi sulla questione ) .premetto che l'assegno non e' stato incassato,non e' stato fatto preliminare,la proposta non e' stata registrata e il rogito ha come data limite i primi di settembre,ho provato a proporgli di andare al preliminare ma lui ha sempre tergiversato.Ieri il collega mi ha chiamato dicendo che il venditore(che e' suo parente tra l'altro)non vuole piu' vendere adducendo scuse risibili (niente che possa rescindere il contratto),a questo punto io che faccio???
Senza tediare ulteriormente i lettori... mi sento di consigliare il collega Aelban ad una dignitosa ritirata, aldilà delle minacce fatte dall'AI in merito all'uso distorto dello strumento giudiziale ( che personalmente non reputo infondate ) la questione è troppo piena di incognite che potrebbero essere sapientemente sfruttate ed inoltre vista la chiarezza professionale del collega che ha assistito Aelban reputo anche inutile eventuali richieste di risarcimento o accomodamenti. Fabrizio