Ho affrontato un caso simile recentemente. Effettivamente la questione è controversa e sull'argomento si sentono opinioni differenti.
Le problematiche generate dalla stipula di un contratto commerciale "6+6" entro un'abitazione (categorie A2, A3, A4) sarebbero le seguenti:
- evasione fiscale da parte del locatore, in quanto l'ICI da corrispondere per un ufficio è più elevata
- problemi per il conduttore qualora per determinanti adempimenti o per ottenere agevolazioni fiscali debba dichiarare la tipologia dell'immobile e questo risulti un'abitazione e non un ufficio. In tal caso si potrebbero anche originare contrasti fra conduttore e locatore, il quale avrebbe fornito un immobile non idoneo.
Per evitare di incorrere in tali problemi, nel mio caso è stato fatto il passaggio di categoria dalla categoria A3 alla A10 dopo la stipula del contratto.
Ciò effettivamente non sarebbe stato necessario in caso di contratto di tipo misto abitazione + ufficio di 4+4 anni, ma il conduttore nel mio caso aveva necessità di un contratto commerciale 6+6.
Da verificare preliminarmente che il PRGC consenta urbanisticamente in tale zona la presenza di uffici e si debba eventualmente richiedere al Comune il mutamento di destinazione d'uso. Inoltre se l'appartamento si trova in un condominio occorre verificare che la presenza di un ufficio sia permessa dal regolamento condominiale.