Se sei sicura che il comproprietario oltre a non essere mutuatario non è nemmeno fidejiussore ma soltanto e unicamente datore di ipoteca, all'esito dell'asta gli spetta il 50% del ricavato in asta, dedotte le spese. Questo se il creditore manda all'asta il 100% dell'immobile.
In caso, raro ma possibile, all'asta vi sia il 50% e se lo aggiudicano, ovviamente all'altro non spetta nulla perchè rimane proprietario del suo 50%.
Pensandoci meglio non mi torna.
Dubito che la banca avesse iscritto ipoteca solo sul 50% dell'immobile: se quella persona è datore di ipoteca, garantisce anche col suo 50%, per un debito non suo, ma che è del comproprietario...
Non garantirebbe illimitatamente come il debitore, non essendo fideiussore, ma solamente col proprio bene (50% del totale).
In altre parole in asta, a mio avviso, se fosse datore di ipoteca, andrebbe il 100% del bene (proprio perchè l'ipoteca è su tutta la casa), e al riparto lui non prenderebbe nulla; quello che potrà fare è rifarsi sul comproprietario, facendogli causa... (dubito che riprenderà i soldi).
Ovvero il comproprietario non sarebbe debitore ma avrebbe fornito un suo immobile a garanzia di un debito altrui.
Nel caso in cui fosse stato fideiussore, invece, come sappiamo, sarebbe rimasto anche lui debitore...
Se invece fosse solamente comproprietario e l'ipoteca fosse iscritta soltanto sul 50% dell'immobile (cosa di cui dubito), allora al riparto lui avrebbe diritto a riscuotere la propria parte.
PS racconto un recente aneddoto: mi reco in banca con una persona a me cara che deve prendere il mutuo e voglio capirci chiaro con le diverse responsabilità tra fideiussore, garante ecc. Insomma per farla breve il mutuo sarà intestato a questa persona, statale con indeterminato; il compagno che lavora ininterrottamente da 10 anni sempre con contratti a tempo det. e sempre con aziende diverse (segno della propria capacità di trovare sempre impieghi migliori) a scadenza breve, funge da fideiussore (non bastava che facesse da datore di ipoteca, appunto; da garante non lo poteva fare, col contratto che gli scade a breve); poi ci sarà un garante, 65enne appena pensionato.
Questa cosa che in caso di inadempienza ci sarebbero 3 debitori a me proprio non è andata giù...
Oltretutto, intestatario del mutuo e garante hanno anche delle proprietà immobiliari affittate, ma il direttore di banca dice che a loro non interessa questo, perchè i contratti di affitto sono a tempo, al che l'affermazione nasce spontanea: "prendo atto del fatto che se uno ha 10 case in affitto e si reca in banca a chiedere un mutuo, sia considerato meno affidabile di una persona con contratto a tempo indet., nullatenente".
Un rodimento incredibile: in pratica in questo contratto di mutuo ci sono talmente tante garanzie che avrei preteso almeno uno sconto sulla rata... Sconto che ovviamente non c'è stato. E infine, dulcis in fundo, la banca che cosa ha preteso? Che gli venissero inviati via email i contratti di affitto!!! Io non glieli avrei inviati!!!
Comunque, per farla breve, il direttore si indispettisce perché faccio domande su cosa accadrebbe qualora non venisse pagato il mutuo...
Ma non sono domande lecite? Se si firma un atto (dal Notaio!), non ho il diritto di sapere tutto? Purtroppo il *****ione non sa che la maggior parte dei problemi che poi le persone si ritrovano è proprio dovuto all'ignoranza di coloro i quali firmano senza conoscere bene tutte le conseguenze...
Alla fine mica mi è stata chiarita la differenza tra fideiussore e garante!