pippo185

Nuovo Iscritto
Ciao a tutti,
un informazione che mi sta mandando al manicomio...

Una persona che conosco ha fatto una promessa di acquisto di due immobili adiacenti con parete divisoria, tutto scritto sul contratto, ed ha versato 15.000 euro di anticipo.

Oggi a circa 20 giorni dalla data della stipula entrando in questi locali ha notato che la parete divisoria che c'è sulla visura catastale non è più presente e che l'attuale proprietario ha abusivamente creato uno spazio unico.
Alla richiesta dell'acquirente di essere restituita il rimborso il venditore si è rifiutato.

Adesso voglio sapere se la persona fa causa al proprietario in quanto ha cercato di vedere due immobili non conformi a quelli sulla promessa di acquisto, avrà restituita il doppio della caparra? E' un diritto dell'acquirente riavere i soldi indietro se gli immobili non sono come sono scritti sul contratto?

Grazie in anticipo

Aggiunto dopo 20 minuti :

Per conoscenza aggiungo però che nella promessa c'è scritto che l'acquirente conosce lo stato attuale dei luoghi e li trova di suo gradimento...
 

telemaco

Membro Attivo
Privato Cittadino
Sinceramente non sono sicuro che la mancanza di un muro sia un abuso, aspetta il parere di un tecnico, non mi è mai capitata una cosa del genere....
 

Laura C

Membro Ordinario
Professionista
Si ha un abuso edilizio quando un intervento sul costruito o sul territorio viene realizzato in assenza, o in difformità, di una preventiva autorizzazione. Quindi non è sulla visura catastale, ma sull'ultimo progetto concessionato in Comune, che si verifica l'esistenza o meno di un abuso. La planimetria catastale molto spesso non è neanche aggiornata all'ultimo progetto. Anche l'assenza di un muro è quindi un abuso se era presente negli elaborati di progetto dell'ultima pratica consegnata in Comune relativa all'immobile.
Premesso questo, se dalle verifiche risulterà che l'unico abuso è proprio la mancanza del muro divisorio (spero non fosse portante! :shock:) dei due appartamenti, che rimangono in tutto e per tutto due organismi 'indipendenti', cioè che riposizionata la parete ritornano anche le caratteristiche per essere due unità immobiliari distinte come indicato nella promessa d'acquisto (puoi verificare in Comune tutto questo, cioè che non siano state fatte altre modifiche), secondo me la soluzione più facile è accordarsi con il venditore e proseguire con il rogito. L'accordo potrebbe consistere in uno sconto equivalente ai lavori di ricostruzione del muro, più magari un piccolo extra per il disagio dei lavori in casa.
Potrebbe richiedere, in alternativa, il ripristino del muro, come da progetto, prima del rogito, con una penale monetaria per i tempi di ritardo sul rogito.
La verifica dei progetti è sempre a carico della parte acquirente (andava controllato prima, in sostanza), ma lo scioglimento del preliminare è sempre possibile nel caso di abusi riscontrati successivamente alla firma. Non so se in questo caso, però, sia la soluzione più conveniente, visto che l'abuso è lieve e 'rimediabile'.
 

sheila

Membro Junior
io credo che il contratto sia valido tra le parti, ma che all'acquirente spetti una specie di risarcimento del danno perchè in effetti l'immobile non è come dovrebbe essere e quindi lo deve pagar meno di quanto stabilito.
Anche quando viene fuori che ci sono servitù dopo aver firmato il preliminare in genere il venditore deve vendere ad un prezzo inferiore.Forse è meglio sentire un geometra di fiducia che indichi come meglio procedere, se c'è da risparmiare qualcosa che ben venga no????
 

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